Continuano i social eating, gli incontri, a Villa Magnolia da Luca e Loredana. Fra tango argentino, delfini e attori di grande livello. Cibo e vino di contorno (leggi l’articolo QUI).
Questa volta ci sono stata in prima persona e mi sono divertita molto. All’entrata un grande elefante bianco, rassicurante, simboleggia l’atmosfera che si respira in questa casa. Accogliente, calda e multitasking. Per cui la grande sala da pranzo diventa una pista da ballo dove Raffaele racconta il tango. Dalla sua nascita, ispirato in Argentina dai ritmi tribali africano, fino alla sua possibile morte, quando è approdato a Parigi ed è diventato il tango da sala da ballo. Ma il tango argentino, spiega Raffaele ad un pubblico che continua ad arrivare, ha ripreso la sua vera identità con dei musicisti agguerriti. Il tango era il ballo dei bassifondi. Sensuale e “sessuale”. Fra le donne di strada e i delinquenti di allora. Ed allora comincia a Villa Magnolia un persorso danzante, bellissimo, che attraversa la storia del tango raccontato da Raffaele. Nel frattempo, dalla cucina, arrivano i profumi delle impanadas che saranno il contorno, con un ottimo primitivo fresco, di questa bella serata. Che si conclude con una promessa. In sala con noi c’è un bel ragazzo biondo. Un attore professionista che ci legge alcune cose. Lui si chiama Barbato De Stefano. Si, Barbato di nome. Così si chiamava il nonno. Barbato promette una serata con lui a Villa Magnolia e Luca deve fare il bis. Due serate per lui. A cavallo di queste due date Luca invita Ric O’Barry, premio oscar per Dolphin projet. È un sabato pomeriggio. La gente arriva in ordine sparso. Si parla di mare, di coraggio. Di difesa dell’ambiente. Seduti sui divani di Villa Magnolia. E qualcuno accende il camino che comincia a far freddo. Torno un momento a Barbato che merita la vostra attenzione. Attore brillante, ha ricoperto vari ruoli importanti nella compagnia Italiana di Operetta, nella compagnia di Corrado Abbati e nella Compagnia di Edoardo Guarnera riscuotendo un grande successo di pubblico con il personaggio di Sigismondo nell’operetta Al cavallino bianco. Per la televisione invece ha preso parte al cast di produzioni come Sotto Casa, la nona stagione di Incantesimo, la terza di Provaci ancora Prof e La nuova squadra, Don Matteo 7 e La Ladra. Nel 2006 si è laureato con una tesi in critica letteraria su Massimo Troisi, nella quale ha analizzato alcuni manoscritti inediti del grande attore napoletano. Gli anni successivi ha collaborato come assistente alla regia di Vincenzo Salemme per La vedova allegra e Bello di papà. Ha diretto il cortometraggio Sala Buia, da lui scritto e interpretato, che il 30 novembre 2008 ha vinto il premio regia al Pistoia corto film festival. Nel 2011 è autore e interprete di un inno dal titolo Napoli Vincente e per l’occasione ha diretto il video clip nella Galleria Umberto I di Napoli con 150 artisti partenopei. Nel 2011 riceve un premio Special Award al Roma Videoclip 2011 per il video Napoli Vincente per la regia. Nel 2012 consegue il titolo di Laurea Magistrale all’ università La Sapienza di Roma Facoltà Lettere e Filosofia corso di Laurea in Forme e Tecniche dello Spettacolo, tesi sulla Nuova Serialità Televisiva in Italia. Durante le due serate ha attinto dal suo bagaglio artistico per deliziare gli ospiti. Che hanno finito con il piatto prefetito da Barbato: gli spaghetti in tutte le salse! Seguite Luca e Loredana sulla pagina Facebook “cucinainamicizia”. Per scoprire un modo diverso per stare insieme.
Carla Latini