Simone Marconi

Sergio Caputo in edizione basi, con chitarra e basi, rilegge il suo repertorio musicale nella splendida cornice dell’Attico sul Mare di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno. Trent’anni di carriera da raccontare, conditi con un sound al sapore di swing. Alternativa cantautorale quasi rivoluzionario, all’intimismo spesso esasperato di malinconia di quel periodo iniziale negli anni ottanta. Nelle sue canzoni ritroviamo la passeggiata notturna di “Merci Bocù”, il whisky bar con “l’insegna verde menta”, le telefonate all’amata coi “nervi un po’ in disordine” oppure la ballata vagamente fuori standard di “Cimici e bromuro”. Affreschi musicali che ricordano il miglior Roberto Roversi che scrisse per Lucio Dalla in Nuvolari o magari una certa assonanza con le atmosfere di Paolo Conte. Poi come non citare quel “Citrosodina” dove ironico avverte “Bimba se sapessi” che “per dimenticare il mal di mare viscerale che questo mondo mi dà” lui consuma, sempre a tempo di swing naturalmente. E’ questa la musica che accompagna la conclusione di un piacevole “Sabato italiano” che Sara e Simone Marconi hanno sapientemente confezionato, per una sala gremita felicemente nutrita, con un’eccellente cena a base di pesce. E conclusasi proprio con questo live di qualità. Intervista, grazie a Marco Chiatti per la concessione, nel video in allegato, insieme ad una sintesi di due brani. Più una mini galleria fotografica dell’evento, QUI. Video, QUI