La ridicola chiusura dello Sugar Suite, si mangia al tavolo ma guai a ballarci intorno
Dicono che il silenzio in certi casi sia la scelta migliore di fronte a certe decisioni non pensate e sbandierate nel nome del rispetto delle regole. Succede sotto Carnevale, quasi a rendere questa situazione in ideale equilibrio fra il burlesco e il grottesco. Hanno chiuso lo Sugar Suite a Senigallia. E quindi parlo e ragiono pure, anche per chi sembra incapace di farlo.
Regole obsolete che non hanno nulla a che fare con la sicurezza dei locali d’intrattenimento. Un contenitore per gente adulta e mai sopra le righe non è pericolosa ne per il prossimo ne per se stessi. E’ la negazione dello stare insieme. Chiudere un locale perchè non si stava seduti sulla sedia ma si danzava intorno al tavolino, è imbarazzante. Se volete diamo un minimo di prescrizioni a questo genere di locale (e ce ne sono tanti aperti normalmente anche ora sulla costa adriatica) che fanno la cosiddetta cena spettacolo, piuttosto che punire a casaccio. Non possono essere considerate discoteche, punto e basta. La Siae richiede ed incassa regolarmente tributi ma nel tempo stesso si lava le mani, pazzesco. Lo dico con la mia esperienza di locali come la leggendaria Essentia a Chiaravalle e tanti altri simili ancora. Soliti controlli a random che non impediscono il problema vero che è quello dell’abuso di alcool (normalmente venduto nei supermercati) e droghe (quasi normalmente vendute per le strada da chi sappiamo bene) ed al pubblico più indifeso quello dei giovanissimi.
Ora questa stretta genererà di sicuro l’incremento di feste clandestine per adulti dentro qualche villa privata. Soddisfatti, vero?
Se siete curiosi ecco qui le immagini del “pericolosissimo” Sugar Suite in azione.