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Taste, a Firenze il gusto si veste di raffinatezza. E le Marche sono protagoniste

in Mangiare e bere da

A Firenze ogni anno, alla Stazione Leopolda, c’è Taste. Questa è l’undicesima edizione. Non è una fiera, non è lo è mai stata. La definirei il miglior week end lungo eno-gastronomico italiano. Anche perché si svolge a Firenze ed è quindi una ragione buona e giusta per passare tre giorni in questa splendida città.

Lunedì 14 Marzo, Firenze è illuminata da un sole caldo e piacevole e mortificata da numerosi lavori in corso. Taste, che fa parte degli eventi organizzati da Pitti Immagine http://www.pittimmagine.com, è solo per i più raffinati gourmet. Quelli che hanno sempre voglia di stupirsi e che sono super preparati. Qualche volta pure troppo. È per gli addetti ai lavori. Quelli che hanno la vocazione di vendere e quelli che hanno, invece, quella di comprare. È per i produttori artigianali di cose buone e giuste. Per loro partecipare a Taste non è molto facile perché vengono fatte a monte delle selezioni “selettive” allo scopo di tenere sempre alto il livello. Inventore di Taste è il noto giornalista Davide Paolini. Per i fans, il Gastronauta. Una garanzia per chi va e per chi espone. L’atmosfera da “girone dei golosi” come l’ha definita Marzia Tempestini, giornalista e scrittrice fiorentina, mentre scambiavamo due parole con Giuseppe Cerasa, il direttore di Repubblica Roma, si crea, naturalmente, fra la gente che assaggia, beve, confronta. Il luogo affascinante e trasgressivo fa il resto. Ci vuole un fisico bestiale ed un palato allenato per reggere un’intera giornata di Taste. E mente lucida e attenta. Perché gli stimoli intellettuali che provengono dal “ring” sono numerosi e a ritmo serrato. Volutamente mi sono concentrata sui produttori. Sapete bene, se mi leggete, quanta ammirazione, rispetto e affetto nutro per chi la mattina si sveglia e sorride perché sta andando a lavorare. Solo dieci i marchigiani. Oppure sarebbe meglio scrivere i dieci marchigiani presenti con i loro stand hanno dato lustro alla nostra Regione e dimostrato il loro attaccamento ad usi, costumi, tradizioni e innovazioni. Per trovarli cammino per Taste con la testa in alto. Naso in su per cercare i nomi sopra gli stand. I produttori sono collocati in ordine sparso ma in catalogo, per fortuna, sono in ordine alfabetico. Il primo che incontro è Maurizio Curi (con me nella foto in home page). È qui con tutte le creazioni di frutta che proviene dalla sua terra. Confetture, sciroppate e succhi che portano il nome La Golosa www.lagolosacm.it. Fra le paste artigianali (a Taste ci sono i migliori artigiani di semola e uovo) incontro la Mancini che presenta la sua nuova linea bio integrale http://www.pastamancini.com/it/, la Filotea http://filoteapasta.com/ e la Spinosi http://www.spinosi.it/home_it/ (già vista anche a Tipicità). Noto, non so bene se con piacere o con qualche dubbio, che tutti gli espositori hanno concentrato le loro forze sulle confezioni. Sui packaging. Non sto parlando dei marchigiani ma di tutti in generale. C’è tanto packaging superfluo. Ma è una mia opinione. Assolutamente discutibile. Per i tartufi e derivati abbiamo Cagli contro Acqualagna. ItaliaTartufi http://www.italiatartufi.it/ e T&C funghi e tartufi https://www.truffle.it/ . Poi mi mi fermo da Mario Mercuri. Che coltiva e seleziona zafferano. www.zafferanopuroinfili.it e lo propone in tutte le declinazioni. Di fronte, sempre con il naso in su, leggo Osimo. La mia città. Coda Nera http://www.codanera.it/codanera presenta un salmone scelto e affumicato da professionisti del settore. In una scatola bianca e nera che colpisce. Fin qui ho visto e salutato produttori famosi e in ascesa che conosco di fama e come ‘prodotti’. Un amico romano, affinatore di formaggi nonché venditore, Sandro Tomei, mi chiede se conosco l’Angolo di Paradiso di Amandola http://www.angolodiparadiso.eu/ . Felice rispondo no. Allevamenti e formaggi che se riuscite, tanto Amandola è bella ed è a due passi, meritano una visita. A fine serata mi viene l’idea, malsana, di passare a ri-salutare tutti prima di andare. C’è così tanta folla, direi ressa, ad ogni stand che rinuncio. Non mi vedono nemmeno se lancio baci. Volevo prendere un caffè Perfero http://www.perferocaffe.it/ o provare uno dei loro infusi che mi intrigano parecchio ma rinuncio anche a questo… lo prenderò nelle Marche con calma.

Carla Latini

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