Henry Ruggeri, il fotografo delle rockstar. Tutta colpa di quelle prime foto “sbagliate”
Henry Ruggeri, passione fotografia rock, ora professione fotografo in un sogno che parte da lontano. Cinquant’anni nascosti nel migliore dei modi, <<la musica mantiene giovane>> dice lui e in effetti sembra funzionare. Se lo vedi uno sconto anagrafico di almeno 15 anni, lo merita tutto. Nato in terra marchigiana e innamorato soprattutto del suo mare, inutile tentarlo tanto lui rimane qui. A lui il rock ha permesso di uscire fuori dai confini, di non accontentarsi di essere solo un fan ma di far parte integrante dello show. E dire che il primo servizio fotografico amatoriale l’aveva cannato alla grande, nel 1987 con gli svedesi Europe sul palco. Un intero rullino scattato con la sua macchinetta “usa e getta” e dentro niente. Forse era il caso di comprare un attrezzo serio. Un proposito che mette in atto nell’immediato 1988 grazie al suo gruppo preferito, i Ramones. Acquista i biglietti di tutti gli spettacoli, si propone anche al fans club di diventare il loro click esclusivo e si spaccia infine per un professionista con il gruppo. Tutta va alla meraviglia e da lì in poi Henry diventa una parte essenziale dell’entertainment. Certo se a questo poi aggiungiamo i suoi 20 anni con il glorioso Rockaway, tanto per cambiare un altro titolo ispirato ai Ramones, il suo indimenticabile locale a Porto Potenza Picena. Anche nel suo impegno da papà non ha dubbi, il nome è John. Perché? <<Un omaggio a John Ramone>>, dice sorridendo quasi volendosi scusare aggiunge <<ma anche a Lennon>>.
Il suo amore per la fotografia ce lo riporta in giro fra Italia ed Europa negli appuntamenti che contano. Nel suo medagliere troviamo la collaborazione con Raro, la rivista italiana più longeva della storia musicale nazionale. Oppure sugli scatti pubblicati puntualmente su Virgin Radio. Inoltre negli Hard Rock Cafè italiani, tanto per citare dei mostri sacri del settore, c’è la sua firma. E il 2015 cosa ti offre? <<Fotografo ufficiale per la data italiana (già fatto) e presto Kiss, Ac/Dc, Deep Purple e Counting Crows. Qualche mostra fotografica e magari – quasi a voler sposare la nostra filosofia – una rubrica su Tyche Magazine>>. Che dire? Lui il tempo lo inganna. Ecco la ricetta per rimane un sempre giovane.
Kruger Agostinelli