Il prof. Benigni di virtù ci nutre leggendo Dante ad Apiro e Jesi
Piccoli miracoli della provincia in una domenica sera d’autunno. Roberto Benigni con un passato da funambolo irriverente ed ora in punta di piedi rende il suo omaggio infinito ed incantato ai versi del sommo Dante Alighieri. Impresa non facile ma neanche impossibile di chi come lui, attore toscano con tanto di Oscar, vanta un carisma quasi immacolato. Celebra inoltre un amore sincero e credibile per la “segreta” terra marchigiana. E’ qui non per lavoro ma per diletto e commuove tutti i presenti sia nell’incantevole Teatro Pergolesi che nella tecnologica piazza antistante, munita per l’occasione di maxi schermo. Rende partecipe il pubblico di quello che poi leggerà come un professore che ognuno di noi vorrebbe aver avuto ai tempi di scuola. E poi snocciola il Canto XXVI dell’Inferno come onde del mare che ci accompagnano in luoghi dell’intelletto a noi finora sconosciuti. Del resto “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
ps: La presenza di Roberto Benigni è stata possibile grazie ad un’iniziativa convegnistica di Franco Musarra (professore emerito di Letteratura Italiana presso l’Università Cattolica di Lovanio), originario di Apiro, cittadina dove da qualche anno è stato costituito un Comitato Cultura che lavora alla valorizzazione del territorio in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sono quindi state coinvolte in questa occasione anche l’amministrazione comunale di Jesi e la Fondazione Pergolesi Spontini.