Che profumo è Mauro Uliassi? Un’essenza creata da Ilde Soliani
Succede che una signora “naso” – il suo è piccolo ma molto allenato e sensibile ai profumi ed ai sapori della cucina – capiti spesso nelle Marche perché innamorata del “naso culinario” di Mauro Uliassi. Così tanto innamorata da dedicargli un video, unico nel suo genere, nel quale Mauro, addirittura, canta. E pure molto bene. Ilde Soliani è una mia buona e cara amica, l’avete capito, e nella vita crea profumi che poi vende nelle più chic boutique del mondo. Nel suo piccolo tour nelle Marche, ha sostato da Ramona ed Errico al ristorante Andreina, da me allertati sulla qualità e sulla sincerità del personaggio (Ilde dice sempre, veramente, quello che pensa). Dopo la cena si sono intrattenuti fino alle 4 della mattina. A parlare di quello che uno che si siede a tavola e l’altro che cucina e l’altro ancora che serve, vorrebbero dalla vita. Dalla vita professionale che si intreccia e non si slegherà mai con quella personale. Il giorno dopo carico Ilde sulla mia piccola macchina e torniamo a Loreto. Alle 4 della mattina la Basilica era chiusa. La porto nella Sala del Pomarancio a conoscere il “mio ciuchino”. Il ciuchino più bello della storia dell’arte. Almeno per me. Entrate, alzate gli occhi verso sinistra. I suoi occhioni azzurri vi guarderanno in ogni luogo voi siate. Immagino di averlo già scritto e, se l’ho fatto, chiedo scusa. Io ed Ilde siamo lì mentre il suo cameraman, nonché fotografo, cerca di cogliere qualcosa di buono in una luce rarefatta. È quasi l’una. Il sole dalle finestre ovali della Basilica entra a picco e rende tutto senza contorni. Anche noi. Une breve visita alla Casetta di Maria e poi, a proposito di contorni, ci viene fame. Sono le due. Decido che qualcuno dei miei amici cuochi a Portonovo riuscirà ad accogliere “tre pellegrini” come noi. Due pescetti fritti non si negano a nessuno. Detto ma non fatto.
Mentre con Ilde ricordiamo delle idee di Uliassi che ci emozionano, come Bagnasciuga e il burro con l’acqua di ostriche; mentre ricordiamo l’oliva da ricomporre di Errico, mi trovo a discutere, senza metterci troppo tempo, con i parcheggiatori di Portonovo che, capisco siano in “alta stagione esagerata”, ma non offrono un minimo di collaborazione. Vabbè! È <<alta stagione esagerata!>>. Ai miei amici propongo due bolle locali, due tipi di ciasculi diversi e due spaghetti a casa mia quando, miracolo, un parcheggiatore, complice un amico cuoco, ci fa “poggiare” la macchina. Che è molto diverso da parcheggiare. Due spaghetti con i moscioli e due pescetti fritti ci fanno dimenticare che c’è un esercito di automobilisti che deve parcheggiare. Ilde a fine serata mi fa annusare i suoi nuovi nati. Profumi che sanno di sapori e luoghi. Sapori e luoghi che profumano? Decidete voi. Uno sa di ciliege si chiama: una tira l’altra. Uno è dedicato a Mauro Uliassi: burro e acqua di ostriche. Un altro sa dell’aria notturna dell’esterno di una discoteca vicino Modena. Un altro ancora sa di cespuglio mediterraneo con origano, rosmarino, menta, salvia, basilico, pomodoro e si chiama Buon Appetito. L’ultimo è Peccatrice. Un peccato di gioventù che mi spruzzo molto volentieri. In questi giorni so di ciliegia. Poi vedremo. Volete sapere dove è andata a cena Ilde quella sera? Indovinate… Per saperne di più su di lei, i suoi profumi e i suoi video, c’è un sito e la sua pagina Facebook.
Carla Latini