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Andrea Mariano

La maturità creativa dei Negramaro: “Uno stimolo per rinnovarsi”. E ad Ancona è (quasi) sold out

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Continua l’amore di Ancona per i Negramaro: biglietti a ruba con qualche disponibilità ancora al botteghino per gli ultimi indecisi che domenica 15 novembre vorranno assistere allo show al PalaRossini. Ben venticinque i brani che verranno spalmati in un concerto che, dopo uno spettacolare intro, prenderà il via con “Sei tu la mia città”. Prendiamo al volo alcune confidenze con il tastierista Andrea Mariano. Ecco di seguito l’intervista.

Il tour è partito alla grande e c’è voglia di sentirvi da ogni posto dell’Italia. Mi domando: dopo quindici anni di attività c’è il timore di invecchiare? Oppure sentite i benefici della maturazione?

<<Il timore no. Questo “invecchiamento” per noi si trasforma in maturità. E’ più in generale un discorso che abbraccia chi è a contatto con la creatività, con l’arte: tutto diventa infatti occasione per mettersi in gioco, mettersi in discussione. La maturità permette di rinnovarsi, perché i tempi cambiano. Bisogna decifrare i nuovi messaggi che arrivano dal pubblico, i gusti, le tendenze e tutto quello che ci accade intorno. Per noi questa maturazione rappresenta un forte stimolo. Ovviamente non andiamo mai a ripeterci con cose già dette e cerchiamo di stimolarci con nuove composizioni, con l’allestimento di un tour e con tutto quello che riguarda il nostro mondo musicale>>.

Ai Negramaro va anche l’Oscar per saper collaborare con gli altri colleghi italiani. Sul programma “Unici” di Rai 2 erano concordi con questo anche De Gregori e Elisa, Biagio Antonacci e Neri Marcorè. Pure Patty Pravo ed Emma. Insomma ci potrebbe essere il preludio per un’importante operazione di collaborazione artistica italiana. Ci avete mai pensato?

<<Siamo sempre stati “trasversali”, nel senso che non abbiamo mai avuto pregiudizi per quanto riguarda generi della musica italiana e internazionale. Attraverso i contatti che si stringono durante il percorso, sono nati rapporti partiti dall’amicizia e in molti casi sfociati in collaborazioni importanti. Penso a Jovanotti, a Elisa e in ultimo, a Biagio Antonacci. Biagio ci ha chiesto di arrangiare la sua “Liberatemi”: un pezzo intoccabile per noi, ma siamo riusciti a catturare il suo entusiasmo. Le collaborazioni accadono. A noi piacciono perché rappresentano anche queste forti stimoli che arrivano. Assorbiamo un po’ di energie da altri artisti e ne trasmettiamo un po’ delle nostre. Non bisogna allora escludere il fatto di pensare alle collaborazioni in maniera più consistente, anche perché “La rivoluzione sta arrivando” è stato un lavoro un po’ più “puro”. Abbiamo deciso di rimanere legati ad un concetto intimo e personale, quindi credo ci sarà spazio in futuro per progetti con molti amici>>.

Il vostro concerto include in scaletta ben 25  brani. Sono tutte vostre canzoni o avete inserito qualche omaggio ad altri artisti?

<<L’omaggio che ormai è diventato quasi un cavallo di battaglia alla pari dei nostri singoli è “Meraviglioso”. Un brano che appartiene al Dna dei Negramaro. Per il resto ci saranno nostri pezzi con l’inserimento di parti strumentali per rendere più fluido lo show. Allo spettacolo abbiamo voluto dare un aspetto molto cinematografico, non a caso ci sono delle proiezioni. Quasi una colonna sonora della parte visual>>.

Ricordi o aneddoti che vi fanno venire in mente gente o luoghi marchigiani?

<<Io personalmente ne ho uno che è legato ad Osimo, gemellata con il mio paese d’origine, Copertino, che è anche quello di Giuliano. Quindi ogni volta che ci troviamo in zona andiamo a visitare la cittadina, che è bellissima. Inoltre ad Osimo si trova la salma del santo patrono del nostro paese, San Giuseppe da Copertino. Nel nostro primissimo disco, che ora non si trova più in circolazione, c’è un disegnino di Giuliano, stilizzato, in un angolino della pagina, raffigurante proprio san Giuseppe da Copertino. E’ il Santo dei voli, ci ha portato fortuna. Ad Ancona sono legato per uno dei primi concerti che abbiamo fatto in un club, il Barfly, nel 2005. Eravamo appena usciti da Sanremo ed è stato uno dei nostri primi sold out. Non ci aspettavamo una così grande partecipazione>>.

Tyche ogni mese filosofeggia con i suoi ospiti su di una parola. Questo mese è VITA. Cosa significa per te VITA?

<<In questa momento mi piace legare il concetto di vita a quello di rivoluzione. Non per riportare il discorso per forza al disco, ma effettivamente nella vita ognuno ha bisogno costantemente di una piccola grande rivoluzione. Nei momenti in cui si fanno delle scelte c’è bisogno di coraggio. Io ho affrontato la mia rivoluzione credo a 20 anni, quando ho scelto di vivere di musica. Ora sto godendo dei frutti. Quindi la vita è piena di rivoluzioni>>.

Negramaro ad Ancona. Domenica 15 novembre 2015 ore 21 al PalaRossini. Prevendite su TicketOne e Ciaotickets. In caso di posti esauriti online saranno disponibili altri biglietti direttamente al PalaRossini domenica dalle 18 fino ad esaurimento posti. Dalle 19 apertura cancelli.

Kruger Agostinelli

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