Questo post lo vorrei chiamare CAVOLO A MERENDA. Ho letto casualmente su uno dei vari manifesti inneggianti agli appuntamenti offerti in questo periodo nella mia città, questa specie sintetica di menu, che ho estrapolato dal manifesto e mi fa venire in mente una considerazione. L’utilizzo inappropriato del termine cultura, quasi a voler dare un vestito nobile ad una manifestazione popolare. Cutura in effetti è un termine che primeggia insieme a quello, altrettanto abusato in altre occasioni, di beneficenza. Ipocrisia o ignoranza? Se non ci riappropriamo di una progettualità concreta e qualificante come possiamo pretendere che i nostri cittadini possano finalmente saper consumare il prodotto che scelgono per quello che realmente è. Una città che si impegna a parlare un linguaggio comprensibile e nel tempo stesso stimola una crescita di proposte nuove può ambire ad allargare i propri orizzonti.
Disuguaglianza sociale da CoronaVirus
Mi è capitato di leggere un appello, anche se nei modi rischiava di sembrare una richiesta