Ho voluto riflettere un attimo, o meglio far decantare l’episodio, prima di affrontare l’argomento in questione a titolo personale. Eppure la chiusura temporanea del Donoma mi sembra la solita scelta all’italiana dove si colpiscono tutti per non colpire nessuno. Appurata la stima del locale che tutti, sottolineo tutti, condividono ed evidenziano grazie ad una conduzione seria e responsabile da parte della proprietà. Ci sarebbe ora da soffermarci sulla funzione sociale che il Donoma svolge settimanalmente. Un legittimo spazio di ritrovo per un pubblico giovane e meno giovane su un territorio, quello di Civitanova Marche, che rappresenta un’eccellenza in termini di accoglienza ed efficienza a livello regionale. Quindi se si verificano delle imperdonabili anomalie, circoscritte, a quello che mi risulta, nella giornata del martedì si deve semmai operare sui singoli episodi e non in maniera indiscriminata sul resto delle situazioni. Del resto come ha evidenziato autorevolmente il Sindaco della città, il locale non si è mai sottratto alle proprie responsabilità investendo senza riserve nel piano di prevenzione. A stridere poi c’è la drammatica attualità di questo giorni sulle problematiche dell’immigrazione dove si invita a non generalizzare e tanto meno a semplificare. Insomma questo ci dovrebbe insegnare che pure nel settore dell’intrattenimento occorrerebbe comportarsi con la stessa cautela. Del resto con scelte errate si rischia di mettere in difficoltà delle serie imprese produttive oltre che allontanarsi goffamente dalla reale soluzione dei problemi.
Gabriel Garko al Donoma nel venerdì dei Pezzi da 90 Evolution
Si conclude la quarta stagione di Pezzi da 90 con un grosso