Frugavo nella confusione dei miei ricordi come un gatto randagio in cerca di cibo. Ho ritrovato un 45 giri rarissimo dell’Anonima Sound, una foto in cui giovanissimo andai a trovare con lui i mitici amici (Gualtiero, Argento e l’indimenticabile Rita) nello storico bar Torino di Ancona e il flashback di una memorabile partita a biliardino in cui in coppia con Anna vincemmo inspiegabilmente contro di lui. E la musica? Quella proprio non ho bisogno di ricordarla, è sempre lì presente, immune dall’effetto del tempo. Un punto di equilibrio avanzato fra il sound dei cantautori e il rock. Mentre nei suoi testi, descrizioni capaci di immaginare ambientazioni e personaggi da film d’autore. In poche parole, “il tuo sorriso e tuoi capelli, fermi come il lago” descrizioni che ubriacano la fantasia di ognuno di noi.
Ah dimenticavo, sto parlando di Ivan Graziani e di come mi stavo preparando ad assistere al suo omaggio grazie a “Fuochi sulla collina”. L’evento fa parte della rassegna davvero lodevole dal titolo “S4U Storie e Suoni all’Università”, promossa dalla Politecnica delle Marche in collaborazione con l’Amat. Filippo Graziani talentuoso custode dei gioielli sonori di famiglia, propone in acustico un repertorio di inestimabile valore. Un valore aggiunto che si moltiplica all’ennesima potenza, grazie alla narrazione convincente ed appassionata di un Andrea Scanzi magnifico, diciamo in sintonia con la gremita Aula Magna di Ateneo “Guido Bossi”. Una sorta di credibile John Keating in “Attimo fuggente”. E l’ovazione finale ed infinita del pubblico ne è stata l’inevitabile conclusione. Tutto questo mentre Filippo continua con dei bis alla sua maniera ed Andrea, tanto per rimanere in tema con il finale del film che ho citato, si allontana dopo aver detto “grazie!” con il suo sguardo rivolto in basso.
Kruger Agostinelli
Foto di Federico De Marco
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