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Vini di Montecappone

Utopia, il Verdicchio, nella SuperClassifica dei Bianchi su Gentlemen, è il primo vino marchigiano

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Utopia, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva 2019 è il primo vino marchigiano presente con il sesto posto nella Superclassifica 2023 di Gentleman dei migliori 50 vini bianchi fermi. Superclassifica in quanto è ottenuta incrociando i voti delle cinque più autorevoli guide italiane dal Gambero Rosso alla Guida dei Vini Vitae dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier), oltre alla Guida Essenziale dei Vini d’italia Doctor Wine di Daniele Cernilli, i Vini di Veronelli e l’Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni. Segnalato proprio come un vino della tradizione.
Una soddisfazione che parte da lontano per Gianluca Mirizzi, proprietario dell’azienda vinicola di Jesi, Mirizzi di Montecappone.
– Ancora una volta il verdicchio in vetta alle preferenze dei maggiori critici italiani ?
“Utopia è il vino più importante dell’Azienda Montecappone, fondata nel 1968 da mio nonno. Nasce da una selezione massale dei nostri vigneti, ovvero dal metodo tradizionale di propagazione della vite, per via vegetativa. Una lavorazione immediata di queste uve perfette, portate in cantina subito e protette dall’ossigeno. La vinificazione è parzialmente fatta in legno e in cemento, questo vino affina per 18 mesi. Al bicchiere lo troveremo particolarmente elegante, speziato, fresco, agrumato”.
– Quali meriti sono da attribuire a Utopia?
“Un grande vino è tale quando è buono, riconoscibile e longevo. Ecco Utopia soddisfa in pieno, secondo me, queste tre caratteristiche. Vale davvero la pena assaggiarlo”.
-E per il pubblico più esigente ?
“Posso suggerire e proporre anche una degustazione verticale, dove si può provare bottiglie di Utopia di diverse annate. Ogni annata metterà in luce tutte le diverse caratteristiche del vino, dalla sua complessità alla sua evoluzione durante le fasi di invecchiamento. Abbiamo a disposizione per la vendita bottiglie dal 2009 in poi. Sono esperienze irripetibili”.
L’azienda di Gianluca Mirizzi, oltre a vendere i suoi prodotti dentro il suo spaccio aziendale in Via Colle Olivo 2 a Jesi, permette su prenotazione, di effettuare degustazioni guidate e visita alla cantina. Promotori del resto, da tempi non sospetti, dell’enoturismo, ovvero di quel turismo tematico che pone al centro dell’attenzione il vino e la sua produzione.

Violante, vino rosso lacrima da bere fresco ma non freddo. Consigliato da Mirizzi di Montecappone

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

“Violante, vino ottenuto da uve Lacrima, è un vino rosso da mettere in fresco per l’estate” è una delle recenti proposte di Gianluca Mirizzi, apprezzato viticoltore di Jesi. L’azienda Mirizzi di Montecappone, questa la denominazione aggiornata, che fonde l’attuale produzione con quella storica. Da sempre leader nei vini bianchi, soprattutto di verdicchio, si sta strutturando anche nell’offerta del vino rosso e in questo caso ci spiega che: “Violante è un vino lacrima fresco, giovane ed estremamente godibile. Abbiamo deciso di imbottigliare un vino rosso da uve lacrima in purezza dopo tanti perché crediamo profondamente nei vitigni tradizionali del nostro territorio ed anche perché abbiamo ricevuto molte richieste di questo vino soprattutto nei mercati esteri. Benvenuta Violante, vino estivo soprattutto se servito tra i 12 ed i 14 gradi di temperatura, poco sopra la temperatura di un vino bianco giovane.  Una bottiglia che segue, sempre fra le nostre proposte di rosso, il pluripremiato Cogito R., da uve grenache, un nobile vino che nasce a Monte Roberto, uno dei Castelli di Jesi più vocati per la produzione di vino. situato a 300 mt. E certificato “eroico” dal CERVIM. A metà strada tra gli Appennini ed il mare. I suoi suoli sono composti da marne arenaria calcaree con poche argille. Il risultato è un vino elegantissimo e longevo”.

Vino bianco e rosso, bollicine e olio evo un assortimento di elevata qualità che raccontano il nostro territorio marchigiano nel suo autentico valore.  “Questi anni di pandemia hanno reso la nostra clientela più attenta e propensa alla conoscenza dei prodotti, quando possibile, direttamente in azienda” continua Gianluca Mirizzi “ed ecco perché con il periodo estivo  abbiamo recentemente ottimizzato il nostro show room aziendale, per venire incontro ai sempre più numerosi enoturisti ed appassionati”.

E’ uno dei punti forti del nuovo turismo marchigiano?  “Certo, le parole d’ordine sono accoglienza e competenza. Visitando la nostra azienda, previo appuntamento, si  potranno assaggiare buona parte della nostra produzione Mirizzi di Montecappone sia di vini che di olii extravergini con visite guidate, singole e di gruppo con annesse degustazioni”.

Le emozioni non vengono solo raccontate ma vengono partecipate anche attraverso eventi mirati come il recente Cantine Aperte o nell’imminente Cena in Vigna. C’è poi anche la soddisfazione del medagliere che annualmente guide e blog di settore riconoscono meriti e riconoscimenti all’intero settore a livello nazionale. E qui cosa succede ? “Senza entrare nello specifico delle varie ed autorevoli testate, ormai visibili a tutti in tempo reale, ammetto di essere orgoglioso che sia l’azienda Montecappone che l’azienda Mirizzi (nata nel 2015) hanno piazzato entrambe un vino nella top 50 dei migliori vini d’Italia. La classifica di GENTLEMAN, viene effettuata semplicemente attraverso una media aritmetica dei punteggi di tutte le guide nazionali”.  Le bottiglie  presenti nella top 50 sono state  Utopia, Castelli di Jesi Verdicchio classico Riserva 2018 ed Ergo Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019.

 

Maurizio Molella e il Verdicchio, sognando il vino della notte con Montecappone di Mirizzi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Non sarà sicuramente sfuggito ai fans di Maurizio Molella, uno dei quattro fantastici del DeeJay Time con Albertino Fargetta e Prezioso, sulle storie di Instagram, la lezione di vino che si è regalato recentemente a Jesi all’azienda Montecappone di Mirizzi. I centomila followers del popolarissimo dj di Radio DeeJay e M2O sanno da tempo che oltre la musica di cui è un formidabile professionista, da tempo ha una spiccata passione per vino ed olio.
Aveva un desiderio particolare per le specialità marchigiane e Gianluca Mirizzi ha esaudito con entusiasmo a questo desiderio. Cosa è successo? Ce lo spiega lo stesso Gianluca: “Visita in vigna, poiché diventa più comprensibile la cantina e i calici da assaggiare”. Per dirla con una battuta non è stato difficile per Molella, da gran dj che è, passare dai piatti (come si chiamano nel gergo i giradischi) ai bicchieri. Il tutto con un sapiente abbinamento di piatti tipicamente della tradizione marchigiana dal ciauscolo ai pecorini pesaresi per virare su due tipi di vincisgrassi e atterrare su olive fritte all’ascolana. Beh per i vini l’imbarazzo della scelta in casa Montecappone di Mirizzi e il video realizzato da Molella, visibile anche nella pagina facebook dell’azienda di Gianluca ne mostra l’ampia varietà.
“Siamo partiti dai vini che il nostro ospite prevalentemente consuma per poi attirarlo nelle magie dei nostre diverse tipologie di verdicchio e non solo. Maurizio ha saputo mixare con sapienza le nostre proposte dimostrando una predilezione per il nostro Utopia, verdicchio dei Castelli di Jesi doc e come chiusura il Kylix, Marche IGT Passito. Capitolo a parte poi la trionfale degustazione di olii dove il massimo gradimento è andato a “O Mirizzi” che proviene dagli oliveti, a varietà Rosciola, di Cupramontana, condotti secondo i criteri dell’agricoltura biologica”.
Poi un sogno nel cassetto per entrambi sotto il segno della lettera maiuscola M, come Maurizio Molella e Montecappone Mirizzi un vino della notte. Il nome? Con la M naturalmente, magari ne sapremo di più alla prossima puntata.

Ergo, la tradizione del verdicchio secondo Mirizzi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Gianluca dopo 22 anni di esperienze nella Montecappone ha immesso nel mercato, con successi qualitativamente riconosciuti dalle più importanti guide di settore, eccellenti vini da uve verdicchio. Dalla prestigiosa riserva Utopia al Classico Superiore Federico II, a cui ora si aggiunge pure l’interessantissimo Muntobè. Nella schiera dei vini bianchi poi, non ultimo, Tabano Bianco il blend aromatico amatissimo dalla guida Luca Maroni che per ben cinque anni lo ha decretato al primo posto nazionale.

Ora proprio in concomitanza del cinquantennale nasce una nuova azienda che prende il cognome di Gianluca, Mirizzi. La neonata azienda possiede 6 ettari di vigneti coltivati a Verdicchio nel comune di Monteroberto e 3 ettari di oliveto nel comune di Cupramontana a 350 mt di altitudine. Entrambe le colture, uva ed olive, sono scrupolosamente Bio. L’azienda Mirizzi nasce per produrre diversi Verdicchio e spumanti (metodo classico o champenoise),

Da qui l’esordio con Ergo, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore che lo stesso Gianluca Mirizzi descrive: “Un cru di Verdicchio dallo stile molto tradizionale, grasso, carico di struttura e colore, esattamente come si produceva verdicchio anticamente. Il vino affina poi in anfora di terracotta diversi mesi prima di essere imbottigliato. Ergo viene prodotto in poche migliaia di bottiglie distribuite esclusivamente nei migliori ristoranti ed enoteche. Giallo paglierino con riflessi oro. Intenso ed ampio, ricco di frutta tropicale con sferzate agrumate addolcite da sentori di miele e frutta secca. Un sorso pieno e morbido ma anche sapido che incanta per il suo equilibrio. Un vino importante perfetto compagno di una terrina di agnello e coniglio in porchetta. Posso insomma dire che l’azienda Mirizzi, con l’araldica di famiglia ben in evidenza rappresenta con orgoglio i valori fondanti che mi sono stati trasmessi”.

Bevendo verdicchio a cavallo, si comincia da Montecappone a Jesi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Partirà dalla Cantina Montecappone di Jesi, sabato 24 Novembre alle ore 10.00, l’evento pilota del progetto di turismo sostenibile Equi-Wine.

Iniziativa destinata alla promozione dell’enogastronomia locale connessa all’attività equestre. Un’idea, che ha preso luce in occasione della Fieracavalli a Verona. Ovvero la possibilità di seguire le vie del vino del territorio marchigiano a cavallo. Il tutto nasce dalla volontà di una collaborazione tra Marche Incoming, associazione di promozione turistica marchigiana, con IMT, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e E.N.G.E.A, Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali. In pratica sarà possibile tracciare dei percorsi nei territori marchigiani ad alta vocazione vitivinicola, integrati anche con significative attrattive naturalistiche, culturali e storiche. Il tutto, grazie alla sua evidente natura ecologica, ha avuto l’appoggio da Legambiente e del Comune di Jesi che da sempre è favorevole ad accogliere qualsiasi tipo di iniziativa volta alla sostenibilità del territorio. Del resto si tratta di un’ulteriore risorsa anche per il turismo locale.
Per informazioni 347 926 7495 . Il referente è Giuseppe Palumbo dell’Equi Wine Marche.

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A Casa Mirizzi il Pranzo di San Martino per Festeggiare i primi 50 anni della Montecappone

in Carla Latini/Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Sara Pandolfi è una Fatina Bionda munita di un mestolo magico capace di trasformare un’accogliente e calda cantina in un salone delle feste. Di quelle sontuose, quasi natalizie.  Al suo fianco il marito, lo Chef German Scalmazzi, arriva come il principe azzurro con la sua corte, il sous Chef Gianluca Guidi e un carrozzone favoloso dove ha caricato l’intero Chalet La Rotonda di Porto Recanati. Anticipato di pochi minuti da Mauro Follenti, il mitico macellaio di Civitanova Marche, che in questa favola domenicale somiglia al Gatto con gli Stivali. Nel corso della narrazione capirete perché. Il padrone di casa, Gianluca Mirizzi con la bella moglie Annarita, accoglie i numerosi ospiti. Che sono amici, clienti fedeli, giovani coppie. Insomma quella che mi viene da chiamare: bella gente. Il vero scopo di questo conviviale non è solo mangiare bene e bere meglio. E’ ascoltare ed imparare. Per questo, motivo in fondo alla sala, German ha costruito un palco dal quale ci racconterà ogni passaggio dei piatti che degusteremo. Accanto a lui Mirizzi, con il suo eloquio colto ma di facile ascolto, ci porta nel magico mondo delle vigne, del vino e dell’olio. Con la semplicità di linguaggio di chi segue la vita della produzione dalla terra al bicchiere.

I convenuti sono accolti dalle mie rosselle, piccoli crostini di grano duro al verdicchio, farcite con la concia fresca della salsiccia di Follenti. Cominciamo con golosa aggressività e brindiamo ai 50 anni dell’Azienda con il Sauvignon spumante Charmat. Una sorta di ‘in alto i calici’ che scalda subito l’atmosfera. La bella Sara ci invita a sederci. Tavoli tondi, centro tavola di croccanti grissini. Sembra di stare allo Chalet La Rotonda. Mentre ci servono la stupenda tartare di Follenti il padrone di casa ha in mano una bottiglietta preziosa. Contiene l’extravergine  monovarietale di Rosciola che ci viene portato a tavola un una ciotolina. Da annusare, da pucciare con l’indice e da leccare. Qualcuno fa giustamente scarpetta. Quella della produzione dell’olio per la Montecappone è stata un vero e proprio recupero delle piante già esistenti. Curate con maestria e professionalità hanno portato questi eccellenti risultati. Così come le vigne. Dalla carne cruda passiamo al celebre ‘ragù de lo Batte’. Mauro e German sembrano il Gatto e la Volpe, e Mauro ha sempre gli Stivali, quando raccontano la storia contadina del rito del raccolto. Io, nel mezzo, posso solo che divertirmi. Ma quanto ha bollito il ragù? Due ore anche di più. I trucioli godono di cotanta bontà e il ragù ringrazia. Un giro di parmigiano a piacere passa fra i tavoli. Come a casa. Perché, in fondo, siamo a casa. Casa Mirizzi. Rende omaggio al piatto il Verdicchio dei Castelli di Jesi 2017 Muntubé. Che in dialetto jesino vuol dire ‘molto bene’. Un vino pensato da Gianluca per ricordare, appunto, gli anni passati. Tutti i pregi del vino di una volta senza i difetti. Per il celebre Federico II Verdicchio dei Castelli di Jesi 2016 Scalmazzi crea sul palco i ‘Tortelli di ricotta e limone, brodo di parmigiano, zucca e pancetta’. Una delizia per gli occhi. Un’esplosione di sapori per il palato. Il pubblico, perché questo pranzo è uno spettacolo, applaude. Mirizzi spiega con soddisfazione la grande evoluzione di Federico II e, reduce da Merano Wine Festival, ci racconta dei numerosi premi presi quest’anno che arricchiscono il medagliere dei suoi meritati successi. Ed ora arriva il momento più sconvolgente della giornata. Follenti porta sul palco un coniglio crudo intero. Testa compresa. Mi aspetto reazioni poco simpatiche ed invece anche le signore in prima fila si dimostrano interessate a capire perché il coniglio non può essere scambiato per un gatto e come si fa a dissosarlo ad arte. Lo mangeremo di lì a poco trasformato dall’estro di German in ‘porchetta e pop corn’ di cotenna. Utopia Verdicchio dei Castelli di Jesi di Jesi Classico Riserva 2015, una delle chicche della cantina Mirizzi, rende omaggio a questo grande piatto. Gianluca ha dedicato al nonno Kylix Marche IGT passito che, nel tempo, si è affinato e ha trovato in questo nome la sua giusta dimensione. Lo beviamo con due pecorini marchigiani, uno meno stagionato dell’altro e con un dolce spettacolare, poteva mancare? Un cannolo di cioccolato fondente ripieno dal nome ‘sigaro di cioccolato, crema al mascarpone e crema di latte, terra ai cantucci e cacao 70%. Sazi, felici e ‘socializzati’, sembriamo ad una festa di matrimonio, Mirizzi ci accompagna in cantina. Per me non è la prima volta. Ma ogni volta è come se lo fosse.Un grande grazie va al Direttore Kruger Agostinelli che, come il pifferaio magico, conosce i nostri desideri e sa come realizzarli.

Buon Compleanno Montecappone! Ah, dimenticavo, al ritorno dalla cantina ci aspettavano caldarroste bollenti.

Carla Latini

QUI LE FOTO DELL’EVENTO

Pranzo di San Martino da Montecappone Proprietari Viticoltori Mirizzi a Jesi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Appuntamento in cantina a Jesi dai Montecappone Proprietari Viticoltori Mirizzi, per il Pranzo di San Martino, domenica 11 novembre 2018.

Continuano gli eventi speciali per il 50° anniversario dell’azienda di Gianluca Mirizzi che prendendo spunto proprio da San Martino, quando “ogni mosto diventa vino”, si concede un evento dedicato al buon bere e al buon mangiare. Per questo giorno speciale Gianluca ha messo in campo una squadra marchigiana che renderà onore ai suoi migliori vini ed oli delle etichette Montecappone e Mirizzi.

A German Scalmazzi, giovane ma apprezzatissimo chef del ristorante La Rotonda di Porto Recanati, il ruolo di direttore di orchestra per questa sinfonia di sapori. Poi come partner la pasta di Carla Latini e le carni della Macelleria Follenti di Civitanova Marche. Il tutto naturalmente innaffiato dai Vini di Montecappone.

Per cominciare il pranzo Mauro Follenti, dell’omonima Macelleria di Civitanova Marche, farà una dimostrazione di come veniva fatta la concia ovvero la salsiccia tradizionale marchigiana che abbinata ai taralli  di Carla Latini e le bollicine di Sauvignon di Montecappone. Durante il continuo del pranzo Chef German Scalmazzi effettuerà lo show cooking dei piatti proposti. Carla Latini racconterà aneddoti della sua pasta e a Gianluca Mirizzi la descrizione di vini ed oli proposti in questo Pranzo di San Martino.

Secondo una logica in equilibrio fra tradizione e innovazione gastronomica, questo è il menu creato per l’occasione:

La “concia” della nostra Salsiccia tradizionale
Battuta di Scottona Marchigiana, tartufo estivo, crema d’uovo e stracchino al lime
abbinato con Sauvignon spumante charmat Montecappone

Truciolo Carla Latini con ragout de lo Batte
abbinato con Muntobè Verdicchio dei Castelli di Jesi 2017

Tortello di ricotta e limone, brodo di parmigiano, zucca e pancetta
abbinato con Federico II Verdicchio dei Castelli di Jesi 2016

Coniglio Leprino in porchetta e popcorn 2.0
abbinato con Utopia Verdicchio dei Castelli di Jesi classico Riserva 2015

Formaggi, dolci dello Chef
abbinato con Kylix Marche IGT passito di Montecappone

Caffè

Ad ogni partecipante sarà offerta una confezione assaggio di olio extravergine nuovo.

Pranzo di San Martino in Cantina, domenica 11 novembre 2018 ore 13. Chef German Scalmazzi

Info 0731 205 761 – 333 297 8870

MONTECAPPONE Proprietari Viticoltori Mirizzi -Via Colle Olivo, 2 – JESI AN

La cucina dello Chef German Scalmazzi con i Vini di Montecappone secondo Carla Latini

in Carla Latini/Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Il pranzo con gli amici. Se deve essere è così.

Ormai, sono i rapporti, quelli veri sui social, a creare collisioni, incontri, contaminazioni. Per me la parola contaminazione è bella e positiva. Vuol dire uscire dall’orticello e provare a portare altrove le proprie idee. Dove c’è cultura c’è sempre spazio per un buon vino e per un buon cibo. Detto ciò o detto questo, come amano intercalare tutti i politici oggi, succede che Gianluca Mirizzi, ai social Gianluca Utopia (come uno dei suoi vini di punta) si scrive e si chatta (si può dire si chatta?) con Mauro Follenti. La terza generazione della Macelleria Follenti a Civitanova Marche. Quella che nonno e babbo non avrebbero mai immaginato. Si vogliono incontrare, il vignaiolo illuminato (è mio amico e quindi sono di parte ma nel giusto) e il macellaio che nella sua bottega (bellissima) prepara leccornie con il roner a bassa temperatura. Mi coinvolgono e visti i passati recenti, decido che un pranzo da German Scalmazzi con Sara Pandolfi in sala sarebbe l’ideale. Mirizzi vuole spiegare a Follenti i suoi vini e solo la pazienza e la professionalità di Sara lo possono aiutare. Il destino vuole che per un pelo, ma proprio un pelo, Kruger non ci raggiunga con Bobo Vieri. E’ da solo. Meglio. Confondo Vieri con Alberto Tomba.
Ma questo è un problema mio. Siamo puntuali tutti, caso strano, e facciamo fare a German. Ogni suo piatto sarà perfetto con i vini che abbiamo la gioia di degustare. Con Follenti c’è un suo carissimo amico. Da qui in poi denominato ‘appassionato di buona cucina’.
Con i primi antipasti ‘fai te!’ di German, Mirizzi ci stappa Millesimé. Lo spumante della sua nuova azienda biologica Mirizzi a Monte Roberto. 100% Verdicchio. Profumato, corposo, bollicine raffinate, piccole, una dietro l’altra in fila indiana. Mangiamo il salmone affumicato al cedro, maionese al lime, salsa di guacamole, cialde di pane carasau e polvere di olive nere, lo sgombro piastrato con la cipolla rossa caramellata e la tagliatella di seppia con i germogli. Io continuerei a bere Mirizzi Millesimè. Ma è un pranzo ‘didattico’ oltre che goliardico. Quando German ci porta i tortelli ripieni di raguse in porchetta e le irrora con l’acqua bollente di finocchietto selvatico Mirizzi stappa Muntobè che è sempre all’interno della produzione bio. Muntobè in dialetto jesino vuol dire ‘molto bene’. Un Verdicchio di facile comprensione che, però, fa ragionare tutto il tavolo. Kruger è impegnato a provare il suo nuovo telefono e a darci cenni della sua frenetica vita mondana. Follenti mangia, beve, gradisce e alla fine farà le sue riflessioni. Il suo amico ‘appassionato di buona cucina’ sembra essere felice di stare con noi. E ci credo! German prevede un secondo primo piatto che sono degli gnocchetti fatti in casa, con un locale e stagionale ragù di pesce in bianco. E’ il momento si stappare Ergo. Un grande Verdicchio sempre biologico e sempre Mirizzi. Che ricorda i difetti piacevoli e avvolgenti, quasi commoventi, del famoso ‘vino del contadino’.
Un Verdicchio schietto e diretto. Quasi 14 gradi di elegante ‘campagna’.
Mentre proviamo a dire a Sara e German che noi ci fermiamo qui, ben mangiati e ben bevuti, Mirizzi annuncia il prossimo vino che con la ventresca di tonno ai carboni, verdurine miste qualcunque esse siamo, è quanto di meglio potevamo aspettarci. Si chiama Utopia Castelli di Jesi. Un Verdicchio elegante e molto longevo. Un Verdicchio che invecchia bene  fino a 20 anni. Il suo vino più amato e più premiato. Per farla breve: il primo della classe della Montecappone.
German e Sara si siedono con noi e il conviviale va avanti con un piatto misto di dolci al cucchiaio dove c’è una torta al cioccolato veramente notevole. Potremmo bere altro ma finiamo con Utopia. Dopo la foto di gruppo di rito, io, Kruger e Mirizzi andiamo a trovare Follenti nella sua Macelleria. Qui vorremmo ma non possiamo stappare Utopia Rosso, 100% Montepulciano. Lo lasciamo a Follenti. Con le sue meravigliose salsiccie sarà perfetto. E’ nata una nuova amicizia fatta di stima e confronto.
Come sempre io e Kruger ne siamo diretti testimoni e complici indiretti. O diretti?
German e Sara e tutti i ragazzi di cucina e di sala ormai siete una delle mie ‘case’ marchigiane preferite. E i miei amici concordano.

Carla Latini

QUI LE FOTO

Cantine Aperte 2018 con i vini di Montecappone a Jesi, i 50 anni dell’azienda Mirizzi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Montecappone, l’apprezzata azienda vinicola di Jesi, si prepara ad affrontare le due giornate di Cantine Aperte con un calendario davvero stellare. Non poteva che non essere così, infatti questa data coincide con il 50° anniversario dell’azienda della famiglia Mirizzi. (qui potete leggere la storia).

Uno spettacolare cartellone di eventi ed incontri che faranno da degna cornice a vini e oli della prestigiosa azienda Montecappone.

SABATO 26 MAGGIO
Il pomeriggio, con interventi dalle 15 alle 19 ci saranno alcuni artisti di strada del circo nazionale ed internazionale Takimiri per la gioia di grandi e piccini. Poi un bellissimo serale con l’allegra nostalgia musicale dei Burro e Salvia, affermatissima formazione jesina da anni il punto di riferimento per gli amanti dello swing italiano. Oltre agli insuperabili vini ed oli della Montecappone ci sarà la possibilità di mangiare grazie alle proposte della Rincrocca di Jesi e della gelateria Ciro & Pio. Ingresso libero per tutti.

DOMENICA 27 MAGGIO
Degustazione guidata di riserva a cura di Francesco Annibali della redazione di Doctor Wine. Dalle 17 alle 18 il divertimento è assicurato con le barzellette di Lando & Dino ne “i Marchisciani”. All’interno ci sarà un intermezzo per uno spazio dedicato alla moda estiva K&S Accessorized con una sfilata moda mare. Dalle 19 alle 21 musica anni 50 dal vivo con Back Beat. Oltre agli insuperabili vini ed oli della Montecappone ci sarà la possibilità di mangiare grazie alle proposte delle aziende Salumi & dintorni di Mirko Polita e il Caseificio Piandelmedico di Giulia Trionfi Honorati. Poi alla gelateria Ciro & Pio la possibilità di rendere ancora più dolce la giornala. Ingresso libero per tutti.

Gianluca Mirizzi e il suo staff sarà presente per spiegare ed incontrare tutto il pubblico desideroso di conoscere tutti i possibili dettagli della Montecappone, un’azienda che rappresenta l’orgoglio del territorio marchigiano.

Info 0731 205 761 (orario negozio)

MONTECAPPONE – VIA COLLE OLIVO, 2 – JESI (uscita Jesi Ovest per chi arriva dalla superstrada 76)

Federico II, verdicchio dei Castelli di Jesi prodotto da Montecappone Proprietari Viticoltori Mirizzi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Federico II AD 1194, è un verdicchio dei castelli di Jesi classico superiore ed assume un posto di assoluto rilievo all’interno della produzione dell’azienda Montecappone Proprietari Viticoltori Mirizzi. Esso rappresenta il secondo vino da uve verdicchio più importante dopo il pluripremiato Utopia Castelli di Jesi verdicchio riserva.

Federico II viene prodotto eseguendo un blend di vini che derivano dalle migliori uve di proprietà situate in collina in aree vocate per la viticultura ad altitudini medie di 300 msl. Il sistema di potatura è a guyot con una resa di 110 q.li per ettaro. Queste uve vengono vinificate in bianco con la tecnica della riduzione dall’ossigeno ed iniezione di ghiaccio secco in pigiadiraspatura per evitare ossidazioni precoci con perdita di aromi. La fermentazione avviene senza l’aggiunta di lieviti selezionati ed a temperatura controllata per il massimo rispetto della tipicità.

Dalla vendemmia 2016, il vino raddoppia il suo affinamento che si svolge ora, per 10 lunghi mesi sui propri lieviti ed altri 3/5 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato. Questa procedura e’ tipica dei vini che hanno grandi ambizioni. La bontà e l’eleganza di Federico II, sono palesi all’assaggio immediato ma, cosa unica nel panorama nazionale, ha una durata di vita utile dal punto di vista della piacevolezza, di 10 anni ed oltre.

Giallo paglierino con riflessi verdi alla vista. All’olfatto evidente clorofilla, anice ed un accenno di ginestra destinato ad aumentare col tempo. Il sorso è morbido e caldo ma sempre in equilibrio con l’acidità. Esce lasciando in bocca il tipico gusto di mandorla secca.

Accompagna bene tutti i primi piatti con salse rosse e bianche ma è con i secondi di pesce che si esalta, resta comunque un ottimo abbinamento con il coniglio in porchetta. Decisamente un vino per palati raffinati dove i più grandi esperti trovano molte analogie con i vini bianchi più prestigiosi ed esclusivi al mondo.

Potete visitare l’azienda, con annesso punto vendita, a Jesi in via Colle Olivo, 2, poco distante dall’uscita Jesi Ovest della ss 76. Info: 0731 205 761
Sul web il sito ufficiale è www.montecappone.it

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