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Le parole che graffiano - page 5

Se telefonando…

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da
Mi arriva ieri sera una telefonata di Claudia, una persona che ha un posto importante nella mia vita. E mi accorgo, qualora ce ne fosse bisogno, che sono davvero imperdonabile nel tenere i rapporti al telefono con le persone. Nel senso che subisco, spesso piacevolmente, l’arrivo di esse ma, per contro, sono davvero pigro nel farle, se si escludono quelle di lavoro o cose affini. Un telefono che sfrutto a senso unico. E dire che se potessi sviluppare la telepatia, meglio definita come trasmissione del pensiero. ovvero l’ipotetica capacità di comunicare con la mente. Allora si, molti di voi mi sentirebbe vicino. Nei miei pensieri ci sono tante persone a cui dedico attenzione e riflessione, a volte ci sono pure ingorghi di sentimenti e incertezze di comportamento. Ma sempre ritrovo particolari che mi emozionano e non riesco a dimenticare. Lo dico spesso, non amo vivere di ricordi ma non rinuncio a sfogliare l’album degli istanti che appaiono nella mia vita vissuta come un film in bianco e nero, dove mi approprio la possibilità di dipingere a colori alcuni di quegli istanti. Certo proprio quelli che mi hanno dato il brivido, una sorte di sorgente dell’emozione. Momenti non leggendari ma importanti di ciò che aspettavo ma non sapevo. Non so se tutto questo faccia parte del senso della vita ma mi aiuta senz’altro a tirar fuori la parte migliore di me anche in quei giorni che rischiano di impantanarsi nella palude dell’insignificanza.
Re Gurk 05.10.2017
#ParoleCheGraffiano
 
ps: certo sono io nella foto, penso nel 1963 o giù di lì

Piove, madonna come piove

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

E’ quasi un’ora che piove e già ha rotto il …., quasi quasi chiedo al padreterno di farmi avere il telecomando per scegliere il tempo. Poi ci ripenso considerando che quando sono sotto la doccia non riesco neanche a regolare la temperatura passando dal bollente stile pentola in voluttuosa attesa della pasta da cuocere al freddo per ibernazione per rendere (quasi) giovane quell’idiota di Vacchi. Non mi rimane che lamentarmi. Che dite segnali di vecchiaia?

Tutto dentro quell’istante, il mio incidente stradale un anno dopo

in Giornalista e dintorni/Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Quante volte ho cercato quell’istante dentro la mia mente, eppure è una specie di corto circuito. Solo un rumore strano, una specie di implosione. E poi? Poi nessun dolore da ricordare ma l’angoscia di non poter più respirare. Non ci riuscivo. E il tempo che si dilatava, non riuscivo a comprender se fosse tanto o poco. Tutto maledettamente surreale, degno di un sogno o forse un incubo. Eh già l’incubo in quel vetro scheggiato. Eppure era tutto tranquillo quella notte dell’11 giugno 2016. Io, il viaggio, la macchina, i pensieri. Tutto tranquillo e forse lo era pure il destino che aveva deciso di non fare scelte definitive. Di quell’istante prima sapevo tutto. La velocità regolare 70 km o poco più. L’ora, ero in anticipo rispetto alle altre volte, appena le 3,15. Addirittura il tempo di rimanenza all’arrivo, 8 minuti. E poi come se non bastasse scommettevo pure su dove avrei trovato Kelly nel mio letto, avevo scommesso che stavolta fosse proprio sul mio cuscino. E poi? Già pure quella canzone orrenda su Rai 2 ma chi mi conosce lo sa bene, non cambio mai stazione. Poi? Già poi l’istante dopo, con quella voce che arrivava da lontano. Domande poste in modo rassicurante. Avete presente quei film in cui arriva l’eroe? Mi fa il checkup su di me e sulla macchina. Sembrava che fosse normale per lui, dare assistenza negli incidenti. Il suo volto e il suo suo nome, Domenico, me lo sono imparato dopo. In quel momento lì era il primo segnale umano che mi riportava alla realtà. A lui ho dovuto chiedere di raccontarmi quell’istante che la mia testa mi ha voluto risparmiare. Anzi nascondere in un labirinto buio in cui mi perdo ancora adesso. Dell’altra ragazza, Sonia, ho avuto vaghe notizie e nulla più. Su tutto, mi hanno raccontato del suo amore incondizionato per il ballo. Il resto poi appartiene al coro dei tanti amici che sapevo di avere ma che non pensavo sapessero proteggermi così, con le loro attenzioni. Poi arriva tanto tempo dopo la consapevolezza del rischio. Uno strano peso e la necessità di voler resettare tutto. Ma quell’istante è come una calamita che prima mi attira e poi mi respinge. E allora mi aggrappo a quelle emozioni che mi commuovono , convinto che forse per qualcuna di loro sono ancora qui. Negandomi quella normalità che in fondo non ho vissuto mai.

Kelly labrador un vaccino sicuro contro l’ansia

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Condominio, banca, commercialista, avvocato, assicurazione, spettacolo, pubblicità, auto, etc etc etc Volevo scrivervi un post sullo stress ma non riesco a trovare neanche le parole. Il genere umano certe volte non merita neanche di essere raccontato quando è vittima delle sue cattive scelte. È allora? C’è lei con la pallina rosa che tenta di guarirmi mentre la sua vita che va sette volte più veloce della mia. Urlare o sorridere? Meglio stringere il nasone umido di Kelly sulle mie guance e stringerla forte forte. E poi tento di sincronizzare il mio cuore con la velocità della sua coda che si muove forte, solo per me. Grazie Kelly.

un abbraccio che non finisce mai, dedicato a mia madre Ave

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Mi sono svegliato e in questa bella giornata mi sono ricordato che oggi sarebbe stato il tuo compleanno. Te ne sei andata poco prima che arrivasse Kimberley nella mia vita, il tempo di assaporare il gusto di essere nonna Ave per quella peste di Kevin. Oggi cara mamma trovo molta serenità nel pensarti mentre mi appari in questo bel sogno ad occhi aperti in cui mi mancherà soprattutto l’odore delle rose del nostro giardino. Il tuo abbraccio invece è sempre presente e non lo confonderò mai…

L’altalena del tempo per accarezzare ricordi

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Vedendo l’immagine di un’altalena in una campagna, mi viene in mente la mia infanzia. Quei viaggi in macchina con i miei da Roma a Torre di Palazzo, nel comune di Arcevia. Per me che venivo dalla grande città mi appariva tutto così magico, ovattato e con i colori di quella natura che mi facevano stare bene. Rubavo il tocco di formaggio che sporgeva dalla torta che mia nonna Stella aveva preparato per noi, e lei diceva a voce alta “ci deve essere stato un topolino, qui”. Si rideva per questo e l’accompagnavo a vedere polli e conigli e quant’altro sarebbe diventato cibo per tutto noi. E poi si avvicinava la notte, tinta d’inchiostro nero, in cui le luci delle stelle illuminavano la mia fantasia. E chiedevo allora se potevo accendere quella radio tanto grande quasi maestosa, che sapientemente sintonizzavo su Capodistria, da cui catturavo musica senza parole. Sono momenti che non pensavo potessero ritornare così ricchi di sapore. E non avverto stavolta la solitudine, c’e’ tutto il mio vissuto e c’è l’amore per quelle persone che ho rifatto vivere dentro di me. Mi dimentico del tempo che rimane e annego felicemente nei ricordi, come non ho fatto mai.

Pasqua fra pensieri e dintorni

in Aforismi di Re Gurk/Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Avete fatto caso che le persone vecchie dentro, sono sempre astiose, si dedicano solo a mentire e a parlare male del prossimo. C’è solo una soluzione per vivere bene, per coltivare al meglio le vostre emozioni, evitarli. Evitarli non solo nei vostri momenti intimi ma anche quando scegliete i momenti del vostro divertimento. E siccome la Pasqua che sta arrivando serve proprio per rinascere, dedicatevi a chi merita il vostro sorriso. State tranquilli che il tempo è galantuomo.

Qui gli altri aforismi di Re Gurk

Buon Compleanno Kelly, 2011-2017

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Eh già l’8 marzo è festa a casa mia. Di femmine si parla ma la protagonista è Kelly, la mia meravigliosa labadror. Lo dico con un pizzico di malinconia. I suoi sei anni mi ricordano che il tempo per loro corre veloce e me la ritrovo una bellissima ragazzina di mezza età. Che dire? Tutto e di più. Non riesco a spiegare con le parole cosa rappresenta la sua presenza nella mia vita ma potrei farvi sentire il mio cuore che ogni volta si inventa una nuova sinfonia per lei. E’ gioia pura, stupore, attenzione ed amore infinito senza compromessi. Kelly rivolge ad ognuno della famiglia e anche degli amici che ci frequentano un’attenzione particolare, direi personalizzata. Per quello che mi riguarda ha frantumato una delle antiche paure con cui ho sempre evitato di convivere, la paura della solitudine. Grazie a lei non so più cosa sia. Con lei tutto diventa “buono” sia nel bene che nel male. Eh già perchè una famiglia in sei anni ne vive di cose belle e di cose brutte. Qualche volta potrei risultare eccessivo nella sua esposizione pubblica ma che ci volete fare noi folli innamorati, siamo fatti così. Grazie Kelly per esserci ogni giorno. E queste lacrime che ora ho mentre scrivo, per fortuna oggi sono di gioia.In fondo noi umani ci vogliamo bene anche così, commuovendoci per troppo amore. Ah dimenticavo il fatidico Buon Compleanno Kelly!!!

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