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Eventi - page 22

Earth Wind & Fire Experience quando la musica vince su tutto e il Donoma ora è un Club maggiorenne

in Donoma Civitanova/Eventi da

Avrei voluto utilizzare il termine esplosivi per descrivere gli Earth Wind & Fire Experience sul palco del Donoma in occasione del nuovo live del venerdì notte di Tyche Friday. Ovvio che, alla luce della agghiacciante strage parigina, evito fraintendimenti. Anzi, ora più che mai ritengo che dobbiamo difendere il nostro diritto al sano divertimento. Quindi partendo dal presupposto che non è un obbligo odiarci, ritorno alla cronaca di questa formidabile notte fatta di musica e di buone ragioni. L’avvenimento internazionale che Al McKay, una delle due storiche ali degli EW&F, oltre a decretare l’entrata in pieno diritto del Donoma tra i più importanti club italiani, ha saputo mettere d’accordo tutte le anime che si nutrono di musica. Un’onda sonora inarrestabile di ritmi e melodie in cui abbiamo rivissuto decenni di indimenticabili canzoni. Marco Chiatti, abile ed attento cronista del Corriere Adriatico, in questa occasione si rivela anche un’autorevole cartina di tornasole. Mi dice senza mezzi termini “il Donoma come ieri non l’avevo mai visto…veramente un club musicale di calibro internazionale” aggiungendo poi, “credo di aver visto pochi concerti in vita mia di questo livello musicale”. Musica che ha ricaricato cuore e fisico, considerando poi il dopoconcerto con la musica di Davide Domenella. September, Let’s groove tonight, Sing a song e Boogie Wonderland, tanto alcuni titoli, hanno permesso al leader chitarrista Al McKay, insieme agli altri 13 elementi della band di far capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la musica live sa essere migliore di quella registrata. Qualche citazione biografica anche per alcuni eccellenti strumentisti, che forse non tutti sapranno da quale galassia musicale siano arrivati. Il pianista Ben Dowling ha collaborato, ad esempio, con Madonna e Michael Jackson. I vocalist Devere Duckett e Tim Owens provengono da esperienze con Stevie Wonder e Barry White. Mentre l’applauditissimo sassofonista Ed Wynne era con The Doobie Brothers. Al McKay all’uscita si concede a qualche foto e a una nostra domanda sul senso della vita, ci risponde così: “L’amore e la musica riescono a superare tutto”.  Il prossimo appuntamento internazionale è fissato per il 4 dicembre con gli Incognito mentre la settimana prossima toccherà ad Enrico Ruggeri.

Kruger Agostinelli

Foto di Federico De Marco

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Giorgio Montanini al Tyche Friday del Donoma: “Un monologo contro il buonismo che lava la coscienza”

in Donoma Civitanova/Eventi da

Giorgio Montanini, massimo esponente della Stand up comedy, approda venerdì 6 novembre nelle sue Marche e precisamente al Donoma di Civitanova, nel live targato Tyche Friday. Al suo quarto monologo satirico, con “Liberaci dal bene” mette in evidenza le contraddizioni della società e del pensiero comune. Un viaggio attraverso le debolezze dell’autore che si mette a nudo sul palco. Un feroce attacco al buonismo di circostanza. Vi proponiamo una veloce intervista con lui in attesa del suo imminente spettacolo.

Giorgio Montanini, Playboy non mette più le “donnine” completamente nude dentro il suo giornale. Sei turbato?

<<Guarda non ho mai comprato una copia di Playboy in vita mia. E non me ne frega niente! Se l’hanno fatto per bigottismo stupido è giusto che chiudano proprio. Invece se hanno cambiato linea editoriale non me ne frega niente della notizia. Quindi non ci trovo nulla di positivo>>.

A proposito il tuo nuovo monologo che proporrai al Donoma è intitolato “Liberaci dal bene”. Pensi che dobbiamo “indurci in tentazione”?

<<Tu l’hai visto a Portonovo (l’articolo QUI). E’ un monologo contro il buonismo del cazzo non contro il bene in assoluto, ammesso che il bene esista come esiste il male. Secondo me esistono invece degli individui, che hanno la possibilità di scegliere con il proprio cervello senza doversi aggrappare a miti o idolatrare Dei che non ci sono>>.

Il buonismo esasperato!

<<Certo, è lo stesso buonismo che sta su Facebook quando muore un comico in Francia, lo stesso che c’è a Pasqua per gli agnellini e lo stesso buonismo che c’è per un bambino migrante che muore sulla spiaggia. Cerchiamo di pulire la coscienza sentendoci un po’ migliori degli altri, ma in realtà, purtroppo, siamo delle brutte persone>>.

Ma gli ipocriti ti temono oppure in cuor loro fanno il tifo per te?

<<Gli ipocriti non devono temermi, semplicemente perché lo siamo tutti. Uno che dice “guarda che io non lo sono” è un essere umano che, come tale, è intriso di ipocrisia. Poi c’è chi ne fa uno status e quindi è un cattolico che va alla messa ma anche cocainomane e puttaniere, al lavoro non paga i dipendenti, fa bancarotta fraudolenta e sfrutta le persone; e c’è chi è ipocrita nel modo più sano e classico. Nascondiamo la verità per stare un po’ meglio. Questo non è però motivo per sentirsi migliori. Siamo delle merde ma siamo in buonissima compagnia>>.

Le tue conclusioni mi evocano il testo “Quelli che” di Jannacci.

<<Jannacci era sagace e satirico>>.

Istruzioni per assistere al tuo spettacolo?

<<Non credo ci siano istruzioni per uno spettacolo del genere. L’importante è che ci sia senso dell’umorismo, del non prendersi sul serio. Se una persona non si prende sul serio si diverte al mio spettacolo. Se invece esce fuori con una maschera e viene con quella struttura sociale che gli permette di sentirsi qualcuno è meglio che resti a casa, perché passerebbe un’oretta e mezza davvero difficile>>.

Kruger Agostinelli

Venerdì 6 novembre al Donoma di Civitanova, cena spettacolo per il Tyche Friday con la Stand Up Comedy irriverente di Giorgio Montanini in “Liberaci dal bene”. Dalle 21 cena a buffet a 20 euro nella zona “Theater” o menu alla carta nel “restaurant”. Oppure dalle 23 per il solo spettacolo a 10 euro, compresa consumazione. Infoline; 0733775860

Leee John & Imagination hanno sedotto il pubblico del Donoma nella notte Tyche Friday

in Donoma Civitanova/Eventi da

Gli Imagination hanno 35 anni di carriera ma accidenti come li portano bene! Leee John e la sua band, cinque musicisti e due coriste, hanno fatto intendere immediatamente cosa vuole dire fare musica live in un club. Ora è chiaro perchè i migliori club di Londra e Manchester, o i festival anni ’80 in Francia e Olanda, li mettono spesso in prima fila con le star più popolari della Disco Music mondiale. Chi pensava che il concerto degli Imagination iniziasse e finisse intorno ai tre brani che li hanno resi celebri, si è dovuto presto ricredere. Leee John ha rapito il numeroso pubblico intervenuto al Donoma e lo ha sedotto con la sua sensuale performance, sempre in un delizioso equilibrio fra soul, funky e swing. Come un evidenziatore ha tracciato implacabilmente una scaletta fatta di emozioni a volte confidenziali e spesso ritmate, con il comun denominatore della complicità. C’è anche un omaggio, che ascolterete in video, a Bob Marley. Il Donoma da parte sua si è rilevato un azzeccatissimo Theather, anfiteatro ma anche arena di una notte ad alto coinvolgimento.

Intanto Tyche Friday ha rivisto e corretto la formula club, reinserendo la formula cena spettacolo, che sarà riconfermata, adattata e personalizzata ad ogni evento. Tutto questo per aprire al prossimo appuntamento, venerdì 6 novembre, dove la comicità al vetriolo di Giorgio Montanini prima e la leggerezza poi del formidabile Diego Vilar e il suo gruppo poi, regaleranno altre interessanti alternative. Un assortimento di proposte mai scontate nella rassegna live del venerdì notte che sta regalando alla Riviera Adriatica, un ruolo che le compete da sempre, da protagonista e da capitale dell’intrattenimento.

Kruger Agostinelli

foto di Federico De Marco

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Enrico Ruggeri si racconta fra musica, calcio, baci e mare d’inverno

in Donoma Civitanova/Eventi/Giornalista e dintorni da
Alla fine degli anni Settanta ero il disc jockey del Papagayo, una discoteca storica (che non c’è più) situata proprio di fronte alla Rotonda a Mare di Senigallia. Mi dissero che c’era in sala il cantante dei Decibel, un gruppo punk di tutto rispetto nel panorama della musica dell’epoca. Era in vacanza dalle nostre parti. Un incontro mancato quello con Enrico Ruggeri per una pura coincidenza ma uno di quegli episodi che restano impressi. Anni dopo ascoltai “Il mare d’inverno”, la splendida canzone che scrisse per Loredana Bertè. Mi evocava proprio il nostro litorale. Infatti quest’estate lo stesso Ruggeri confermò questo mio sentore, proprio in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Marotta. Ho avuto il piacere di intervistarlo aspettando il suo concerto di venerdì 20 novembre al Donoma di Civitanova, per il Tyche Friday.
Enrico Ruggeri, un po’ Dr Jekyll e un po’  Mr Hyde. Ma ti senti più rock o più “confidenziale”?
‹‹Mah, difficile dirlo. Ognuna delle due anime ha senso di esistere perché c’è anche l’altra. Sicuramente questo mio modo di essere mi distingue, in un mondo dove tutti i cantanti tendono ad avere un solo aspetto. Magari ottimo, eccelso, ma uno solo. Io faccio concerti anche per voce e piano e vengo allo stesso tempo da un gruppo Punk e quindi amo pure spingere sull’acceleratore››.
A proposito, sei più bravo come calciatore o come cantante? 
‹‹Purtroppo temo come cantante! Ognuno vorrebbe avere quello che la vita gli ha dato di meno, quindi il mio impegno sul calcio è notevole! Gioco a pallone appena posso, almeno una volta a settimana quando va male››.
C’è poi infatti il tuo impegno nella Nazionale Italiana Cantanti.
‹‹L’associazione è il modo di mettere la mia fortuna a vantaggio di chi ne ha avuta meno. Sono orgoglioso di far parte di quel gruppo››.
Hai scritto canzoni per te ma con successo anche per altri interpreti. Fiorella Mannoia e Loredana Bertè sono gli esempi più lucenti. Chi manca all’appello? Insomma, per chi ti piacerebbe comporre?
‹‹Mah, questa domanda non me la sono mai fatta. Sono nate delle amicizie e in seguito a queste sono partire delle esperienze. Se hai affinità con qualcuno che fa musica finisci prima o poi per fare qualcosa insieme. Per cui posso risponderti dicendo che spero di fare nuove amicizie che mi spingano a comporre musica. Ho collaborato con diversi personaggi: dagli Elio e le Storie Tese a Tozzi, da Morandi a Locasciulli, da De Gregori a Mina. Artisti quindi lontanissimi tra loro. Ma ho sempre privilegiato l’aspetto umano piuttosto che operare con scelte a tavolino. Mi lascio guidare dalla vita››.
Mentre l’Enrico Ruggeri ascoltatore di musica cosa predilige dell’attuale panoramica musicale?
‹‹Non trovo cose interessanti. Ho visto suonare tutti: il primo concerto della mia vita è stato quello degli Emerson, Lake & Palmer, ho visto Paul McCartney, ho visto David Bowie, Lou Reed. Oggi c’è davvero poca roba in giro››.
Cosa proporrai al pubblico del Donoma?
‹‹Raramente decido prima. Certo, ci sono quella decina di canzoni che bisogna fare ed è giusto farle. Come “Mare d’inverno”, “Mistero”, “Peter Pan”, “Quello che le donne non dicono” e via dicendo.  Dopo di che si va un po’ a braccio. Si decide lì per lì cosa suonare››.
Un lavoro artigianale.
‹‹Ho la fortuna di avere una band supercollaudata. Posso quindi decidere anche durante il concerto, a secondo degli umori, di una faccia che scorgo dal pubblico. Dipende dalle sensazioni che ricevo dal concerto››.
“Il mare d’inverno” si è proprio ispirato alla spiaggia marchigiana. Delle Marche hai altri aneddoti o ricordi personali? 
‹‹Ognuno di noi ha mille aneddoti della sua adolescenza. Andando in vacanza nelle Marche ricordo il primo bacio, la prima discoteca con le sedie bianche di plastica e con canne di bambù a separare gli ambienti. Quel mondo degli anni Settanta. Quindi per me Marotta è il posto dei ricordi››.
Kruger Agostinelli

La voce di Antonella Ruggiero dritta al cuore ammalia il Donoma edizione club

in Donoma Civitanova/Eventi da
La voce di Antonella Ruggiero avvolge la platea del Donoma di Civitanova, ancora una volta in edizione club per Tyche Friday, l’appuntamento del venerdì notte. Sulle ali nostalgiche e mai dimenticate delle hits dei Matia Bazar applaudite da “Per un’Ora d’Amore” a “Cavallo Bianco”, da “Vacanze Romane” al brano conclusivo “Ti sento”. Il resto del repertorio, sapientemente scelto con gusto, fra standard internazionali e nazionali d’autore. Una preziosa polvere musicale di suoni mai confusi e sempre diretti al cuore. Come non citare sia “Blue Moon” che l’allegro swing Crapa Pelada di Gorni Kramer. Spazio anche per l’immortale poesia musicale di Fabrizio De Andrè, anche in onore del pianista Mark Harris già dell’indimenticabile cantautore genovese ed ora alla sua corte insieme agli ottimi Roberto Colombo al vocoder e basso synth e Ivan Ciccarelli alle percussioni. Piccolo capolavoro il bis finale “Guantanamera” proprio per invitare ed anticipare al ballo, un ruolo con cui l’impeccabile coppia Aldo Ascani e Davide Domenella  ha concluso la notte. Venerdì prossimo si festeggiano, con Leee John e la sua band, direttamente dall’Inghilterra,  i 35 anni degli Imagination. Oltre al sound Disco Anni 80 della band anglosassone,  sono in arrivo altre sorprese per rendere sempre più attraente e fruibile il venerdì notte Donoma.
Kruger Agostinelli
Foto di Federico De Marco

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Leee John porta la disco degli Imagination al Donoma, 35 anni da festeggiare

in Donoma Civitanova/Eventi da

Era il 1981 quando Disco Ring presentò “Body Talk”, un disco che veniva direttamente dall’Inghilterra. Poi l’anno dopo arrivò il loro successo più evidente, ovvero “Just an Illusion”. Questa è la breve presentazione degli Imagination di cui Leee John è il protagonista indiscusso. Sono passati 35 anni dove, alternandosi anche con il lavoro di attore, per il cantante musicista c’è stata un’intensa attività live di club e festival. Insomma, continua a brillare la stella degli Imagination dimostrando una buona energia insieme ad altri immortali superstar della disco music. Lo intervistiamo in attesa del suo ritorno in Italia grazie alla data conquistata venerdì 30 ottobre 2015, all’interno del Tyche Friday per il Donoma di Civitanova.

Ciao Leee John dopo 35 anni il fenomeno Disco Music degli anni Ottanta è solo un appuntamento per nostalgici o c’è anche la curiosità del giovane pubblico?

<<Innanzitutto provengo dall’epoca Soul Funk britannica, la disco è stata per me quella degli anni Settanta, ma molti altri Paesi cambiarono negli anni Ottanta, come la Francia che passò alla Disco Funk o al Jazz Funk. Io provengo dalla zona Nord di Londra, molti gruppi inglesi stavano emergendo in un periodo in cui eravamo tutti molto differenti, sia per look che per musica. Gruppi che poi si diffusero in giro per l’Europa e per il mondo. E’ stato un periodo davvero innovativo sotto il profilo artistico in tutti i campi. Detto questo, la musica che abbiamo creato è diventata universale per tutte le generazioni. I deejay amano i differenti mix e adesso molti studenti e giovani ascoltatori stanno scoprendo la musica degli Imagination e di Leee John>>.

Tu che sei un artista di fama internazionale puoi dirci se esiste una universalità nella musica?

<<La musica rompe tutte le barriere, occupa tutte le nostre emozioni. Non esiste un giorno in cui non ascolti musica. E’ parte della “chimica” della nostra storia>>.

Parlaci della differenza di pubblico che incontri di volta in volta, da quello inglese a quello italiano, da quello asiatico a quello americano.

<<Ovviamente ogni pubblico è differente, ma il loro amore per la nostra musica li accomuna>>.

Quale artista emergente ti ha impressionato di più?

<<Sono stato di recente al festival Reggae di Benicasim, in Spagna. C’erano due ragazzi italiani che avevano un sound giamaicano stupendo. Non riesco a ricordare il loro nome però>>.

Conosci allora qualche artista italiano che ti piace particolarmente?

<<Davide De Gregorio è un grande cantante, conosciuto anche con il Ddg Project. Ha bellissime canzoni e il suo prossimo album avrà melodie molto forti>>.

Cosa porterai al Donoma?

<<I miei spettacoli sono sempre pensati per il pubblico. Ogni platea è diversa e mi piace fare una performance speciale per ognuno di loro. Sarà “spettacolare”, con vecchi e nuovi brani. Date una guardata ai miei siti: www.leeejohn.com , www.feelmysoul.co.uk , facebook leee john>>.

Come ultima domanda, noi di Tyche Magazine chiediamo sempre di filosofeggiare con una parola ogni mese. A te chiediamo: cosa ti fa venire in mente la parola VITA?

<<Live, Life, and Love>>.

Kruger Agostinelli

Torna il Cena Spettacolo con buffet in sala buffet a 20 euro, prenotazioni e altre opzioni all’infoline 0733 775 860

Antonella Ruggiero si racconta aspettando il live al Tyche Friday del Donoma

in Donoma Civitanova/Eventi/Giornalista e dintorni da

Che voce quella ragazza! Era la lontana estate del 1975 e per la prima volta da Genova i Matia Bazar si esibivano nelle Marche, in un dancing ormai relegato ai ricordi, il Tapioka Club. La prima hit era “Stasera che sera” e lei, la cantante, Antonella Ruggiero. Poi una carriera esaltante fuori e dentro i Matia Bazar, la sperimentazione con i Subsonica e tante profonde esperienze fra musica sacra e lirica. Venerdì 23 ottobre Antonella Ruggiero sarà al Donoma di Civitanova, per il secondo appuntamento live targato Tyche Friday.

C’era un bel po’ di tempo fa un locale all’aperto di Falconara Marittima. Si chiamava il Tapioka. Qui ricordo un esordiente band genovese che si presentò per la prima volta fuori dai suoi confini. La cantante non era niente male mentre interpretava “Stasera che sera”. Inevitabile chiederle quanto contino per un artista le proprie radici.

<<Sono fondamentali, perché l’arte si fonda proprio sulle radici e su quello che un artista riesce a trasformare e rielaborare nel tempo. Le radici sono essenziali per una persona che vuole creare e fare arte in generale, non solo nella musica>>.

Un artista vero cambia e sperimenta per una propria esigenza creativa mentre il pubblico, lo sappiamo bene, spesso è conservatore. Antonella Ruggiero ha trovato il giusto equilibrio in tutto questo?

<<Credo di sì. Il pubblico non è tutto conservatore, anzi: c’è una platea che segue cose che radio e televisioni non passano, a parte qualche raro esempio di canale interessante. C’è la solita questione legata alla grande vendita che deve essere in qualche maniera propinata alla massa. Però c’è quest’altro tipo di pubblico, non piccolo ma composto da tante persone, che segue la buona musica che c’è in Italia, da nord a sud. Ci sono rassegne che sono la base di tutto quello che è l’altra faccia della medaglia, con concerti meravigliosi che non vengono certo promossi nei canali tradizionali. Ma internet e tanti mezzi di comunicazione fanno si che l’arte giri non solo per le lavorazioni di massa. C’è come un muro che separa le due cose>>.

Nell’autunno 2004 è stata la prima ed unica interprete ad aver ricevuto il permesso di cantare nella Santa Casa del Santuario di Loreto. Ma ha anche avuto importanti esperienze a Jesi o e Pesaro. Ha per caso qualche aneddoto sulle Marche o sui marchigiani?

<<Ogni volta che approdo nelle Marche mi trovo davanti a dei panorami e dei luoghi magnificamente conservati. Una regione straordinaria, sono veramente lieta di tornare a visitarla. Ogni volta scopro qualcosa di nuovo, qualcosa che mi era sfuggito in tanti anni di frequentazioni, visti i concerti fatti. Un grande luogo!>>.

La sua mobilità artistica in tutti i generi musicali è positivamente impressionante. Crede ancora di avere dei sogni nel cassetto da realizzare?

<<Non ho mai avuto sogni nel cassetto. Il cassetto è sempre stato aperto sia per deporre idee sia per tirar fuori progetti. Adesso stiamo ultimando ad esempio un lavoro molto importante, forse il più importante di questi anni: un lavoro realizzato nella cattedrale di Cremona con organo (suonato da Fausto Caporali) e voce. Sono 17 brani di musica sacra, veramente intensa e ben arrangiata. La cattedrale è un luogo adatto per un certo tipo di raccoglimento in musica. L’album uscirà a brevissimo e si intitolerà “Cattedrali”>>.

Può anticipare cosa proporrà al pubblico del Donoma nella sua imminente partecipazione?

<<Con me sul palco ci saranno due artisti straordinari. Il primo è il pianista Mark Harris, che ha lavorato per anni con Fabrizio De André. E’ stato suo arrangiatore, musicista e amico. Ama l’Italia profondamente. Poi c’è Roberto Colombo con i suoi suoni sintetici>>.

Tyche Magazine ogni mese ha una sua parola chiave su cui filosofeggiare. Ora tocca al termine VITA. A lei cosa provoca?

<<Creatività costante, prima di tutto quella del cervello. Il cervello funziona in maniera diversa da una persona all’altra. E’ il grande motore che mi fa venire le idee, crea suggestioni e movimenta costantemente quella cosa chiamata anima, chiamata interiorità. Dalla sensibilità e dal cervello parte l’azione, partono i progetti>>.

Kruger Agostinelli

Biglietti a 22 euro comprensivi di consumazione, disponibili su CiaoTickets e su TicketOne. In alternativa sarà possibile acquistarli (fino ad esaurimento posti) dal botteghino del Donoma dalle ore 21 in poi del giorno stesso dello spettacolo, venerdì 23 ottobre. L’ingresso al locale sarà possibile dalle ore 22 in poi e l’inizio dello spettacolo è previsto alle ore 23. La prenotazione dei tavoli si possono effettuare tramite l’infoline 0733775860

Tyche Friday al Donoma a Civitanova Marche

in Donoma Civitanova/Eventi da

Tony Hadley Donoma 2

TONY HADLEY 29 APRILE 2016 DONOMA CIVITANOVA

Concerto 30 euro (cassa aperta dalle 21,30) oppure prevendite Ciaotickets

TICKET SHOW : 
– 70 euro cena più tavolo in area club
– 30 euro Uomo / Donna in piedi 
– 45 euro Tavolo disco
inizio concerto ore 23.30

Donoma Sound Theater and Food, via Mazzini 43, Civitanova Marche (MC)
Info e prenotazioni 0733 775860
Dopo il concerto, Formula Disco con dj’s Aldo Ascani & Fabrizio Breviglieri
Donne ingresso gratuito – Uomo 10 euro (compreso consumazione)
Tavolo dopo concerto 20 euro

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