Category archive

Eventi - page 18

le confidenze di Alex Britti fra ricordi e aneddoti, “viva le donne del Lola”

in Concerti/Eventi da

“Passiamo a salutare Alex Britti?” mi propone l’amico e collega Marco Chiatti del Corriere Adriatico. Da parte mia c’è la curiosità di incontrarlo per la prima volta e poi abbiamo il gancio della bella promoter Angelica Curzi. E’ proprio Angelica che con la sua insuperabile cortesia ci introduce alla corte di Britti. Non è difficile entrare in confidenza con lui e poi abita a Roma, precisamente a Monteverde nel mio quartiere, di quando abitavo lì anche io. Parliamo del ristorante capitolino il Focolare, anzi da Calogero come ben si ricorda lui. Poi la nostra conversazione passa al meteo, complice la sera decisamente freddina di agosto che stiamo affrontando.  Ed ora di cosa parliamo ? Inevitabilmente di musica e…dintorni.
– Ci sono artisti che seguono le tendenze e tu?
<< Non ci riuscirei mai, io compongo quello che sento e non potrebbe essere diversamente. Non so davvero quello che scriverò ma l’ispirazione è così, quando arriva è pronta per essere servita. Se funzionerà? Spero di si ma è una condizione secondaria. >>
– Con un prezioso collaboratore del Tyche Eventi, Maurizio Della Fortuna hai collaborato, al teatro Manzoni di Milano ad un progetto ambizioso con Toquinho
<< E’ vero con il leggendario musicista brasiliano ci siamo regalati questa occasione in cui raccontavamo, chitarra in mano, le nostre rispettive canzone famose. E poi abbiamo dedicato una parte a noi due. Mi ricordo che mio padre aveva un suo disco con Vinicius De Moraes, lo conoscevo a memoria. Ho iniziato a strimpellargli quei pezzi e lui divertito mi è venuto dietro. Si è fatto buttare giù da internet i testi e ci siamo esibiti così. Che bel successo. Penso proprio che sia un’esperienza da ripetere>>.
– E delle Marche cosa ricordi?
<< Un esperienza importante e stimolante per le Winx. Questo mi ha permesso di venire diverse volte giù a Recanati>>.
A questo punto scatta la memoria del buon Marco Chiatti, che lo vide appunto come cliente divertito al mitico Lola di Porto Recanati.
<< Mamma mia che… – il resto continua in romanesco che tradotto in lingua italiana sta per – che belle donne che lo frequentavano>>.
Da lì il suo ricordo diventa più prolifico e praticamente era all’epoca un esperto di tutti i locali da ballo degli Ascani (Green Leaves, etc etc). In pieno buonumore arriva Angelica che ricorda che manca una manciata di minuti al concerto in piazza XX settembre a Civitanova. E’ salito più sorridente sul palcoscenico, del resto i buoni ricordi fanno bene e fanno dimenticare pure che, stasera l’aria è proprio fresca. Grazie Alex

Kruger Agostinelli

(foto di Federico De Marco)

Il rock dei Jethro Tull è ancora avanti: lo era negli anni ’70, lo è ancora oggi. Il racconto, le foto e il video dal Tyche Festival

in Concerti/Eventi da

Era martedì pomeriggio, quel 2 febbraio del lontano 1971, quando due ragazzini entrarono al teatro Brancaccio di Roma alla conquista di due posti. La passione del rock era forte in quel periodo: già ascoltare un disco diventava un rito irrinunciabile. La puntina del giradischi partiva dall’inizio del vinile e scivolava inesorabile fino all’ultimo brano. Poi, con una piccola acrobazia della punta delle dita, si alzava e si rigirava quel 33 giri, tanto atteso, tanto desiderato ed ora tanto considerato. Ma, in quel martedì pomeriggio, si trattava di molto più: la possibilità di materializzare un sogno, l’incontro con la rockstar. Invece, nella penombra, un musicista vestito da mendicante con la chitarra in mano annuncia che i Jethro Tull si sono sciolti e che il concerto lo farà lui da solo. Le note erano di una nuova canzone, mai sentita, intitolata “My god”. Una voce roca ma ammaliante accompagnava quella chitarra acustica dall’arpeggio delicato ma anni luci dal rock che quei ragazzini volevano ascoltare. Lui si ferma, appoggia lo strumento e in un istante le luci si accendono improvvisamente e magicamente esplode la musica. Ora Ian Anderson su un piede solo ha imbracciato il flauto. Da quel momento compresi che non avrei potuto amare nessun altro gruppo così. Quei due ragazzini, Kruger e Roberto, ora sono in riva al mare a Civitanova quando in una meravigliosa notte d’agosto (ancora di martedì) il pifferaio magico intona “Living in the past”. Eh già, un ritorno al passato che non ha nulla di scontato. Dove non c’è spazio per la nostalgia. Il sound è ancora potente, forse più maturo ma integro nella sua indistruttibile energia “progressive”. Certo, siamo tutti un po’ cambiati. E mentre i nostri corpi si lasciano andare al tempo che scorre e ci consuma, la passione del rock sembra intatta. Quarantacinque anni dopo succede che tutto appare diverso tranne la musica che punta sempre dritta al cuore. Volevo raccontarvi questo per spiegare che la musica è come la nostra anima, non è mai in balìa del tempo. Riesce ad entusiasmarci o ad annoiarci. Ci rende dentro più belli e più brutti. Ecco, oggi sono più felice, c’è Roberto, c’è Ian Anderson e ci sono ancora pure io che continuo a commuovermi grazie a quel concerto del 1971 che non è finito mai… E intanto arriva il bis con “Locomotive Breath” e Ian canta “The train won’t stop going | no way to slow down.” In quel verso, “Il treno non si fermerà | non c’è modo che rallenti”, ci trovo l’allegoria della nostra vita che passa.

Kruger Agostinelli

 

Intorno ai ricordi di Kruger che si materializzano, c’è l’universo di Ian Anderson e dei suoi Jethro Tull. È fatto di t-shirt con la copertina di “Thick as a brick”, con l’inconfondibile silhouette del “pifferaio magico” che suona su un piede solo, o con la scritta “To old to rock ‘n’ roll – too young to die!”. L’orgoglio con cui sono indossate è lo stesso di quando sono state acquistate, in un tour di tanti anni fa o nello stand appena fuori l’Arena del Mare. Magari c’è solo qualche capello bianco in più. Ma tra le migliaia di persone che sciamano verso l’ingresso, si respira l’atmosfera del grande concerto. Non si tratta, però, di gente che vuole “vivere nel passato”. Perché il prog-rock di Ian è ancora avanti: lo era negli anni ’70, lo è ancora oggi. E, soprattutto, perché tra il pubblico c’è il teen-ager che con le dita mima l’inconfondibile riff iniziale di “Aqualung” ora proposto con maestria da Florian Opahle, acclamato chitarrista. C’è chi alza ancora accendini tra la moltitudine di nativi digitali che usano i flash o i display degli smartphone per illuminare le note che escono da quel flauto. Suadenti, potenti, senza età. E, soprattutto, c’è lui, ancora su un piede solo, celtico menestrello con bandana. Che un età ce l’ha, 69 compiuti proprio mentre lasciava il palco. Ma che regala momenti di immortalità. Ultima annotazione sull’Arena del Mare, per una notte “seventy” in tutto e per tutto. Un grande spazio coperto di verde dove, nei punti più lontani dal parco, c’era chi si è seduto sull’erba o sdraiato su una coperta, chi si è portato il cane, chi pargoli in passeggino, chi bimbi liberi di scorrazzare, chi si è appartato per un bacio furtivo. E la mente torna ai grandi raduni rock di un’epoca che, forse, è destinata a non tramontare per quel che ha proposto in musica.

Emanuele Pagnanini

(Federico De Marco foto e video)

[efsflexvideo type=”youtube” url=”https://www.youtube.com/watch?v=BDL8yc_4cto” allowfullscreen=”yes” widescreen=”yes” width=”420″ height=”315″/]

Stagione 2016 le foto dello Shada di Civitanova Marche

in Eventi/foto/Shada Civitanova da

Qui le foto dello Shada di Civitanova Marche stagione 2016:

Gran Finale con Rumba de Mar 9 settembre 2016

Drupi 2 settembre 2016

Renato Pozzetto 26 agosto 2016

Quisisona Band 19 agosto 2016

Alan Sorrenti 14 agosto 2016

Matteo Borghi 12 agosto 2016

Drupi 5 agosto 2016 ANNULLATA PER MALTEMPO

Agostino Penna 29 luglio 2016

Al Bano 22 luglio 2016

Matteo Borghi 15 luglio 2016 ANNULLATA PER MALTEMPO

Marcella Bella 8 luglio 2016

Rumba de Mar 1 luglio 2016

Max Giusti 24 giugno 2016

Maurizio Vandelli 17 giugno 2016 ANNULLATA PER MALTEMPO

Gipsy Kings Legend 10 giugno 2016

Opening 3 giugno 2016

 

Il Tyche Festival parte il 4 agosto dai Tiromancino: “Canteremo insieme le mie canzoni”

in Concerti/Eventi/Giornalista e dintorni da

Se dite Tiromancino, naturalmente ad una persona con un minimo di interesse per la musica, vi accorgerete della sua espressione favorevole. E se vogliamo essere ancora più minuziosi questo succede soprattutto con il pubblico femminile. Lo stile e la sensibilità di Federico Zampaglione sono sicuramente coinvolgente. Un pop romantico che, come dirà anche lui nell’intervista, entra in profondità e tocca il cuore. “Nel respiro del mondo – Summer tour 2016” vi catturerà. Sarà un viaggio musicale ricco di emozioni e rimarrete sorpresi soprattutto dalle sonorità, mai scontate, che Federico e il suo gruppo hanno voluto plasmare per questo appuntamento in concerto.

Come va il tour 2016 dei Tiromancino e cosa dovranno aspettarsi i tuoi fan all’Arena del Mare di Civitanova il prossimo 4 agosto?

«È un tour proprio bello, stiamo facendo molte date. È un’estate ricca di concerti e abbiamo questa nuova scenografia elegante. Abbiamo una scaletta che mischia pezzi dell’ultimo album con alcuni brani storici. Viene fuori un mix ben riuscito, ben articolato».

Ho avuto la fortuna di vedere la prima del tour a Cagli. Ci sono novità?

«Grosso modo il tour è stato concepito in quel modo. Chiaramente, visto che a Cagli eravamo in un teatro in quella data non è venuto fuori al 100% il lato più ballabile dei Tiromancino. In teatro abbiamo un po’ smussato tutto per rendere l’esibizione adeguata allo spazio. All’aperto c’è molta energia e stiamo avendo in questo momento ottimi riscontri. Siamo contentissimi».

In particolare, pensando ai vostri concerti, in cosa si differenzia il pubblico in Italia dal nord al sud, oppure dalla grande città alla provincia?

«Mah dipende, nel senso che poi le persone che ci seguono sono appassionate di quello che facciamo. Sono fan calorosi e quindi alla fine cantano sempre tutte le canzoni. Partecipano. Farei dei torti a dire che ci sono differenze. Nelle Marche per esempio c’era molto coinvolgimento, ma la stessa cosa accade anche al nord e al sud. L’atmosfera è abbastanza omogenea e sono le canzoni che si fanno cantare e voler bene. Molti brani si sono consolidati negli anni diventando “storici”: la gente ha legato a loro molte esperienze di vita, perché certe canzoni hanno accompagnato le persone a livello più profondo. Si vede. Ecco, non sono state solo “canticchiate”. La mia caratteristica, il mio “destino”, è quello di scrivere canzoni che magari quando escono hanno più bisogno di tempo per arrivare al pubblico rispetto a brani più orecchiabili. Un percorso in salita anche perché mi sono sempre rifiutato di ricorrere a facili mezzi, pure negli arrangiamenti. Vedi “Tra di noi”: in un mare di canzoni da spiaggia, ho fatto uscire una canzone d’autore. Poi sta avendo successo ma sta passando per altri percorsi. Non c’è mai la voglia di arrivare subito con una scorciatoia. È una strada lunga, che però ha prodotto brani che sono rimasti negli anni».

Erano 8mila persone a vedere i Deep Purple a Servigliano e ce ne saranno molte anche con i Jethro Tull, nel Tyche Festival di Civitanova. Il Festival che proprio voi inaugurerete. C’è solo nostalgia da parte del pubblico oppure c’è la consapevolezza che le leggende hanno ancora un fascino tutto da scoprire?

«La gente probabilmente ha voglia di live, si è anche un po’ stancata di cose preconfezionate. Chi ama la musica è tornato allo spettacolo dal vivo, suonato anche come si deve».

C’è una canzone italiana che avresti voluto scrivere tu?

«Ce ne sono troppe».

Dai, dimmene una di Lucio Dalla.

«“Anna e Marco”, perché è una canzone stupenda, meravigliosa».

Dopo Cagli e Macerata, ora il mare di Civitanova e la piazza ad Offida. Ma non rischiate di diventare dei marchigiani DOC anche voi?

«Tutti i nostri tecnici sono marchigiani, quindi…».

A Civitanova arriverai il giorno prima del concerto?

«Probabilmente sì…».

Saranno proprio i Tiromancino il 4 agosto ad inaugurare il primo Tyche Festival. Un contenitore in cui abbiamo voluto unire contenuti diversi, dal loro pop melodico vincente, al cantautorato di primordine con Vinicio Capossela e una pietra leggendaria nel mondo rock di tutti i tempi con i Jethro Tull di Ian Anderson. Note positive anche sui prezzi, i più bassi in Italia. Si comincia con i 15 euro dei Tiromancino.

Kruger Agostinelli

E’ l’ora del primo Tyche Festival con Tiromancino, Capossela e Jethro Tull a Civitanova

in Concerti/Eventi da

Tre appuntamenti nell’arco di cinque giorni in cui sono concentrati generi e generazioni musicali diverse tutte, però, sotto il segno di una qualità eccelsa. È il Tyche Festival che dopo aver scoperto un’inedita location (già sperimentata con i concerti di Goran Bregovic l’anno scorso e di Francesco De Gregori a luglio) propone live di caratura nazionale ed internazionale. Il posto è l’Arena del Mare (area Tiro a Volo) a Civitanova Marche, un verde prato che si staglia sull’azzurro dell’Adriatico. Il cartellone è stato concepito per rendere omaggio alla musica pop italiana grazie al gruppo più rappresentativo del momento, ad un cantautore immenso, sempre più impegnato alla ricerca delle radici della musica popolare italiana e ad una pietra miliare ed una leggenda del rock di tutti i tempi: giovedì 4 agosto i Tiromancino, sabato 6 agosto Vinicio Capossela e martedì 9 agosto Jethro Tull’s Ian Anderson.

TIROMANCINO 4 AGOSTO  Tiromancino Tyche Festival 2016

Parlando della band di Federico Zampaglione, ha una genesi marchigiana il tour con il quale sta girando l’Italia: “Nel respiro del mondo”, infatti, è stato preparato al teatro di Cagli dove lo scorso maggio si è tenuta la data zero del live con cui i Tiromancino presentano il loro ultimo lavoro. Un album che segna il ritorno ad una scrittura solida e concreta, confermando il talento autoriale del frontman del gruppo. Stile Tiromancino che emerge negli arrangiamenti con cui si unisce il nuovo repertorio ai pezzi storici. Francesco Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria), Antonio Marcucci (chitarra elettrica) e Fabio Verdini (tastiere) propongono anche stavolta uno spettacolo coinvolgente. «Abbiamo trovato un mare umano ad attenderci… E noi lo abbiamo navigato». Così i Tiromancino hanno descritto le date che precedono il concerto di Civitanova.

 

Vinicio Capossela Tyche Festival 2016

VINICIO CAPOSSELA 6 AGOSTO

Vinicio Capossela propone il frutto di 13 anni di lavoro che arriva a 5 anni dal suo ultimo album. Con “Canzoni della Cupa” riesce a reinterpretare la tradizione popolare. Un doppio album, con un titolo per ogni lato: Polvere e Ombra. Risulta doppio anche il tour: “Polvere” è il concerto proposto quest’estate, all’aria aperta: “Ombra” sarà la tournée che partirà in autunno al chiuso dei teatri. In “Canzoni della Cupa” si esprime un mondo folclorico, rurale e mitico. Il live che Capossela ne ricava è «un concerto radicale» (definizione dello stesso artista). Un lavoro cui hanno preso parte Flaco Jimenez, Calexico, Howe Gelb e Los Lobos, espressione della migliore musica popolare italiana rappresentata da Giovanna Marini, Enza Pagliara, Antonio Infantino, la Banda della Posta, Francesco Loccisano, Giovannangelo De Gennaro, senza dimenticare altri straordinari musicisti come Victor Herrero, Los Mariachi Mezcal, Labis Xilouris, e Albert Mihai.

Jethro Tull Tyche Festival 2016

JETHRO TULL’S IAN ANDERSON 9 AGOSTO

Infine il concerto dei Jethro Tull’s Ian Anderson, ovvero quando la leggenda sale su un palco. L’uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo e che conta all’attivo più di 65 milioni di dischi venduti e più di 3mila concerti in 40 paesi, prosegue la sua lunga stagione creativa. Il pioniere del progressive rock torna in Italia con otto gli appuntamenti lungo lo Stivale, l’ultimo dei quali proprio a Civitanova. Chi assisterà a questo concerto, avrà il privilegio, allo scoccare della mezzanotte, di intonare “Happy Birthday” per Ian Anderson che il 10 agosto compirà 69 anni. Con sé avrà i musicisti che lo affiancano da diverso tempo: John O’Hara alle tastiere, David Goodier al basso, Florian Opahle alla chitarra, Scott Hammond alla batteria. E accompagnerà fan vecchi e nuovi sui sentieri di un repertorio che ha fatto la storia del rock. L’energia live di brani come “Aqualung”, “Thick as a brick” o “Locomotive breath” tornerà possente per la gioia di platee innamorate dei Jethro Tull.

 

infoline Tyche Eventi  333 149 8274

Tyche Festival a Civitanova con Tiromancino, Vinicio Capossela e Jethro Tull’s Ian Anderson

in Concerti/Eventi da

Tre appuntamenti nell’arco di cinque giorni in cui sono concentrati generi e generazioni musicali diverse tutte, però, sotto il segno di una qualità eccelsa. È il Tyche Festival che dopo aver scoperto un’inedita location (già sperimentata con i concerti di Goran Bregovic l’anno scorso e di Francesco De Gregori a luglio) propone live di caratura nazionale ed internazionale. Il posto è l’Arena del Mare (area Tiro a Volo) a Civitanova Marche, un verde prato che si staglia sull’azzurro dell’Adriatico. Il cartellone è stato concepito per rendere omaggio alla musica pop italiana grazie al gruppo più rappresentativo del momento, ad un cantautore immenso, sempre più impegnato alla ricerca delle radici della musica popolare italiana e ad una pietra miliare ed una leggenda del rock di tutti i tempi: giovedì 4 agosto i Tiromancino, sabato 6 agosto Vinicio Capossela e martedì 9 agosto Jethro Tull’s Ian Anderson.

continua a leggere

Strepitosi Deep Purple al concerto di Servigliano. Ed ora in arrivo Ian Anderson e i suoi Jethro Tull

in Concerti/Eventi da

Ottomila fans per i Deep Purple all’appuntamento rock di Servigliano, live ieri sera, lunedì 18 luglio, con tre giorni di ritardo a causa del maltempo. Un concerto per pensionati? Tempi duri per chi voleva minimizzare la grandezza della musica rock e dei loro autentici protagonisti. Pubblico di tutte le età, con una sorprendente formula padre più figlio. In un’epoca di valori da recuperare, il rock sembra proprio un bel collante. Deep Purple edizione 2016 ha tre pilastri della fine degli anni ’60, ovvero Ian Gillan alla voce, Roger Glover al basso e l’inossidabile Ian Paice alla batteria. A loro si sono aggiunti, ormai da ben 23 anni, il chitarrista Steve Morse al posto di Ritchie Blackmore, mentre all’inizio del millennio ha concluso la mutazione Don Airey alle tastiere che prese il posto di un altro fondatore, John Lord, scomparso pochi anni fa. Quasi cinquant’anni di successi da proporre e non si sono smentiti, iniziando con una perfetta “Highway Star”. Immancabili i virtuosi assoli di ogni musicista ed una chiusura mozzafiato con “Smoke on the Water”. Preludio per un bis al fulmicotone con il loro primo singolo di successo “Hush” e dulcis in fundo l’immancabile “Black Night”.

Lo spazio concerto era stato aperto alle 15.30 cosicchè altre sei giovani band hanno potuto regalare musica in questo indimenticabile pomeriggio musicale. E il sogno rock in una notte d’estate non finisce qui, il 9 agosto siamo complici proprio noi di Tyche Magazine che nel nostro festival porteremo un’altra leggenda degli anni settanta, il flauto di Ian Anderson con i suoi Jethro Tull.

Kruger Agostinelli

(foto di Federico De Marco)

Marcella Bella spicca il volo con il suo nuovo spettacolo, gli applausi dell’anteprima

in Concerti/Eventi/Shada Civitanova da

Marcella Bella era emozionata come se fosse la prima volta. Superate le prime incertezze, ha però spiccato il volo sulle ali delle sue indimenticabili canzoni. Dopo vent’anni di assenza da una tournée vera e propria, d’incanto il tempo sembrava svanire, lasciando l’aroma di canzoni mai superate. Dai lati del palco la sostenevano amorevolmente il buon Mario Lavezzi, produttore di questo suo importante ritorno, e Chiara, la “bella” nipote figlia di Gianni. E il pubblico dello Shada, generoso come sempre, era lì a venerarla come giustamente una primadonna come lei merita. Che altro dire se non bravo a chi ha avuto questo intuito e che l’ha pure intercettata per questa anteprima: stiamo parlando di Aldo Ascani, impeccabile direttore artistico di “Legati ad un granello di sabbia”, il contenuto adulto del venerdì notte allo Shada di Civitanova. Un altro importante tassello nel collage che unisce tutti i più importanti personaggi della musica leggera italiana.

Kruger Agostinelli

(Qui l’intervista a Marcella Bella)

[efsflexvideo type=”youtube” url=”https://www.youtube.com/watch?v=yjfw1ndNnZc” allowfullscreen=”yes” widescreen=”yes” width=”420″ height=”315″/]

Buonasera signorina il mercoledì party al St. Tropez Beach a Porto Recanati

in Eventi/Saint Tropez Porto Recanati da

St Tropez 2

MERCOLEDI AL SAINT TROPEZ BEACH DI PORTO RECANATI

Una bella novità nell’estate marchigiana. Tutti i mercoledì sera con “Buonasera signorina” al St. Tropez Beach Party de Gran Class a Porto Recanati, lungomare sud concessione 43.  Volevamo spezzare in due le settimane d’estate e per il mercoledì notte abbiamo preso una ciurma di navigati marinai delle notti adulte. Al timone musicale Aldo Ascani e dj Mancio (Ezio Mancini). Al beverage Giampiero Lilliù, un barman artigiano del bere. Al food lo staff vincente del Saint Tropez Beach. Alle foto e alla comunicazione Kruger. Il tutto sotto la supervisione di Mauro Alberti e di tutti i numerosi amici che ci verrano a trovare.

Questa è la galleria fotografica:

13 luglio 2016

23 luglio 2016

27 luglio 2016

5 agosto 2016

17 agosto 2016

 

Go to Top