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Premio Giuliano 2022 parata di stelle, ecco i premiati

in Eventi/Giornalista e dintorni/Premio Giuliano Gemma da

Giovanni Malagò, presidente del Coni, Vera Gemma, figlia dell’indimenticabile attore e il regista Giulio Base  alla quinta edizione del “Premio Giuliano Gemma” che si è tenuta a Roma nel Salone d’onore del Coni al Foro Italico citano con entusiasmo e calore anche la terra e la gente marchigiana . Una magia condita di ricordi per questo evento, a forte caratura nazionale, ideato dal promoter marchigiano Vladimiro Riga e organizzato in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana e la promoter internazionale Tiziana Rocca e con il patrocinio della Regione Lazio e della Regione Marche.
Una storia che parte da lontano, quella di Giuliano Gemma con il pugilato dove grazie alla sincera amicizia con Vladimiro, diventa un po’ anche marchigiana. Era il 1968 quando Riga si allenava a Porto Recanati con Nino Benvenuti e Giuliano Gemma, incontenibile appassionato di pugilato, era sempre presente. C’era la preparazione per andare in America a combattere al Madison Square Garden di New York per la conquista, poi ottenuta, del titolo mondiale dei pesi medi.
Da allora tra Riga, Benvenuti e Gemma si è instaurata un’inossidabile amicizia. Sono state costanti le presenze di Gemma alle manifestazioni che l’instancabile Riga ha collezionato e dove la cornice delle Marche da sempre è stata un trait d’union insostituibile. E su questi elementi era impossibile che il Premio Giuliano Gemma non contenesse un capitolo dedicato alla gente e ai luoghi marchigiani.
Quindi accanto alle premiazioni di quest’anno per il mondo del Pugilato, del Cinema, della musica e dell’informazione, hanno figurato a giusto merito anche delle eccellenze marchigiane. Condotto dal giornalista Rai Andrea Fusco sono stati premiati nelle loro rispettive e notevoli capacità imprenditoriali l’ Eurobuilding Group di Servigliano nel fermano il cui titolare è dell’imprenditore Umberto Antonelli, poi il Calzaturificio Silvano Sassetti di Torre San Patrizio, produttore artigianale di calzature con pelle naturali, poi la Iodase azienda che produce prodotti di bellezza maschile e femminile di Stefano Marconi, inoltre la ditta Fidea di Matelica che produce diluenti e solventi il cui titolare è, Mauro Canil attuale presidente dell’Ancona Matelica Calcio, rappresentata nell’occasione dal figlio Denis. Una parata di stelle fra le stelle in cui Vladimiro Riga, accompagnato dal giornalista scrittore Maurizio Socci, grazie al lusinghiero successo che sta ottenendo il libro “Campione senza corona. Marche, mondo: solo andata”, sono stati anch’essi premiati.

Fra gli altri sono sfilati a ritirare i premi nel prestigioso parterre del Salone d’Onore del Coni, gli attori Elenora Giorgi, Orso Maria Guerrini e Sebastiano Somma. Il musicista e regista Federico Zampaglione e Alessio De Leonardis per il recente film sulla boxe  “Ghiaccio” , il coreografo Luca Tommasini e Silvia Salis, vicepresidente vicario Coni, accompagnata dal marito, il regista Fausto Brizzi. Inutile dire che dopo questo ennesimo successo c’è da giurare che Vladimiro starà pensando alla prossima edizione.

QUI LE FOTO DEL BACKSTAGE DEL PREMIO GIULIANO GEMMA 2020

 

 

E l’ottavo giono arrivarono le discoteche…

in Giornalista e dintorni/Il meglio di Re Gurk/pino scaccia da

Era lunedì 13 agosto 1973 quando fu pubblicato questo articolo che Pino Scaccia mi chiese per spiegare al grande pubblico del Corriere Adriatico, il senso e la filosofia di quello che divenne di diritto uno dei più grandi stili di vita del ventesimo secolo la discoteca. Insomma un’impresa ai confini della fantascienza stile Giulio Verne. Pensate con quattro anni di anticipo rispetto alla Febbre del Sabato Sera. Mi sorprendo ancora delle intuizioni che all’epoca ebbi per descrivere il futuro. Certo riscriverei solo il pezzo sull’arredamento, argomento di cui ero davvero digiuno, ora avrei assolutamente indicato ed invocato la necessità di utilizzare prodotti ignifughi, ovvero che hanno la proprietà di rendere un materiale resistente al fuoco o perlomeno capace di limitare lo sviluppo di una combustione.
Grazie al prezioso archivio di Andrea Bocchini e una citazione a Roberto Galeazzi, Roby Carraro, Claudio Casalini, Massimo Cerioni e Fabio Saccuta complici di allora.

 

 

 

Maurizio Molella e il Verdicchio, sognando il vino della notte con Montecappone di Mirizzi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Non sarà sicuramente sfuggito ai fans di Maurizio Molella, uno dei quattro fantastici del DeeJay Time con Albertino Fargetta e Prezioso, sulle storie di Instagram, la lezione di vino che si è regalato recentemente a Jesi all’azienda Montecappone di Mirizzi. I centomila followers del popolarissimo dj di Radio DeeJay e M2O sanno da tempo che oltre la musica di cui è un formidabile professionista, da tempo ha una spiccata passione per vino ed olio.
Aveva un desiderio particolare per le specialità marchigiane e Gianluca Mirizzi ha esaudito con entusiasmo a questo desiderio. Cosa è successo? Ce lo spiega lo stesso Gianluca: “Visita in vigna, poiché diventa più comprensibile la cantina e i calici da assaggiare”. Per dirla con una battuta non è stato difficile per Molella, da gran dj che è, passare dai piatti (come si chiamano nel gergo i giradischi) ai bicchieri. Il tutto con un sapiente abbinamento di piatti tipicamente della tradizione marchigiana dal ciauscolo ai pecorini pesaresi per virare su due tipi di vincisgrassi e atterrare su olive fritte all’ascolana. Beh per i vini l’imbarazzo della scelta in casa Montecappone di Mirizzi e il video realizzato da Molella, visibile anche nella pagina facebook dell’azienda di Gianluca ne mostra l’ampia varietà.
“Siamo partiti dai vini che il nostro ospite prevalentemente consuma per poi attirarlo nelle magie dei nostre diverse tipologie di verdicchio e non solo. Maurizio ha saputo mixare con sapienza le nostre proposte dimostrando una predilezione per il nostro Utopia, verdicchio dei Castelli di Jesi doc e come chiusura il Kylix, Marche IGT Passito. Capitolo a parte poi la trionfale degustazione di olii dove il massimo gradimento è andato a “O Mirizzi” che proviene dagli oliveti, a varietà Rosciola, di Cupramontana, condotti secondo i criteri dell’agricoltura biologica”.
Poi un sogno nel cassetto per entrambi sotto il segno della lettera maiuscola M, come Maurizio Molella e Montecappone Mirizzi un vino della notte. Il nome? Con la M naturalmente, magari ne sapremo di più alla prossima puntata.

Premio Giuliano Gemma 2022 con le Marche nel Cuore

in Giornalista e dintorni/Premio Giuliano Gemma da

Conto alla rovescia per la quinta edizione del “Premio Giuliano Gemma” che si terrà il 7 aprile a Roma nel Salone d’onore del Coni al Foro Italico. Un evento, a forte caratura nazionale, ideato e organizzato dal promoter marchigiano Vladimiro Riga in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana e la promoter internazionale Tiziana Rocca.
Una storia che parte da lontano, quella di Giuliano Gemma con il pugilato dove grazie alla sincera amicizia con Vladimiro, diventa un po’ anche marchigiana. Era il 1968 quando Riga si allenava a Porto Recanati con Nino Benvenuti e Giuliano Gemma, incontenibile appassionato di pugilato, era sempre presente. C’era la preparazione per andare in America a combattere al Madison Square Garden di New York per la conquista, poi ottenuta, del titolo mondiale dei pesi medi.
Da allora tra Riga, Benvenuti e Gemma si è instaurata un’inossidabile amicizia. Sono state costanti le presenze di Gemma alle manifestazioni che l’instancabile Riga ha collezionato e dove la cornice della nostra Regione Marche da sempre è stata un trait d’union insostituibile. E su questi elementi era impossibile che il Premio Giuliano Gemma non contenesse un capitolo dedicato alla gente e ai luoghi marchigiani.
Quindi accanto alle premiazioni di quest’anno al mondo del Pugilato, a quello del Cinema, della musica e dell’informazione, figureranno a giusto merito anche delle eccellenze marchigiane. Quindi, vi anticipiamo, oltre, fra gli altri, a Mara Venier, Eleonora Giorgi e Federico Zampaglione dei Tiromancino ci sarà la realtà dell’ Eurobuilding Group di Servigliano nel fermano il cui titolare è dell’imprenditore Umberto Antonelli, poi il Calzaturificio Silvano Sassetti di Torre San Patrizio, produttore artigianale di calzature con pelle naturali, poi la Iodosan azienda che produce prodotti di bellezza maschile e femminile di Stefano Marconi, inoltre la ditta Fidea di Matelica che produce diluenti e solventi il cui titolare è, Mauro Canil attuale presidente dell’Ancona Matelica Calcio. Una parata di stelle fra le stelle in cui lo stesso Vladimiro Riga, accompagnato dal giornalista scrittore Maurizio Socci, verranno premiati grazie al lusinghiero successo ottenuto dal libro “Campione senza corona. Marche, mondo: solo andata”.

Addio Paolo Rossi, orgoglio italiano. Un ricordo fra pubblico e privato.

in Giornalista e dintorni/Le parole che graffiano da

E chi non si ricorda Pablito, pure quelli come me che il calcio lo hanno consumato distrattamente e a tinte viola, ne hanno un ricordo gigante. All’epoca era il vanto di un’Italia che come Davide che batte Golia, riuscì a piegare tutti, pure l’irraggiungibile Brasile. Eppure ho continuato negli ultimi anni a seguire il Paolo Rossi privato grazie al mio amico toscano Fabio Romagnoli con cui spesso ci raccontiamo l’assurda quotidianità di questo stravagante presente. Di lui conosco, grazie ai racconti di Fabio, del suo spettacolare agriturismo, della sua predilezione per l’ arrosto girato e soprattutto della sua magica famiglia con moglie e due figlie “educate ed accoglienti”. E pensate che il destino mi ha permesso pure di incontrarlo e di parlarci. Ero a Verona per il Vinitaly nel 2019 mentre ero in visita a Susanna ed Isidoro del Podere Casanova Montepulciano e Gianluca dei Vini di Montecappone di Jesi. Impossibile non riconoscerlo. Forte dell’amicizia in comune  ho cominciato a chiacchierare con lui. Poi per la serie “posso fare un selfie con te” ci abbiamo provato ma lo smartphone si è messo a fare i capricci. Nessun problema perché ci saremmo sicuramente rivisti o in Toscana o in qualche evento che il buon Romagnoli stava progettando. E invece eccomi qui per un piccolo omaggio alla grande persona che sei stato e sempre sarai. E con uno scoop video che vidi grazie al nostro comune amico. Un inedito duo musicale con Ronn  Moss, il Ridge di Beautiful. Cantavate “Un’avventura” di Lucio Battisti. Eh già “”perché non è una promessa ma è quel che sarà. Domani e sempre vivrà”.

Ciao Paolo.

Pino Scaccia maestro e mentore fra ricordi e sogni realizzati. Un omaggio all’uomo e all’amico di sempre.

in Giornalista e dintorni/Il meglio di Re Gurk/lavoro/Le parole che graffiano/pino scaccia da

Ogni giorno assisto allo scorrere di quelle cifre fredde ed implacabili che mettono paura sulla pandemia, ma oggi ce n’è una che addolora il mio cuore. Una parte importante della mia vita che si agita fra ricordi, sogni e tanta leale amicizia. Pino Scaccia mio maestro e mentore è volato via poco fa. Per quel poco o tanto che sono riuscito a fare nella mia attività di giornalista, di disc jockey sia nelle discoteche che nelle radio ho avuto la sua presenza e la spinta. Ed ora che ripercorro affannosamente ciò che ci lega.
Ci lasciavamo andare negli ultimi anni, quasi in ogni incontro, ai soliti racconti che ci facevano ancora divertire. Io dai capelli lunghi che fui accompagnato alla sua scrivania del Corriere Adriatico per tentare di conquistare una collaborazione, anzi la prima importante occasione. Fiducioso della “leggera” raccomandazione del mio preside dell’Itis, che era pure Sindaco di Ancona, Alfredo Trifogli. Pino mi guardò negli occhi e mi disse “dall’accento mi sembra che vieni da Roma, ecco questo ti può aiutare di più”. Da quel momento vicino o lontano ho capito di avere un amico che mi voleva davvero bene. E feci sempre del tutto per non deluderlo. E dire che nel mio primo impegno esterno, quando mi mandò a fare l’inviato in un epico festival rock a Civitanova Marche (era metà degli anni 70). Poiché non arrivavano articoli nella frequenza pattuita, dovette venire a scovarmi dentro il sacco a pelo di una giovane spettatrice. Me lo fece pesare ma mi perdonò. Con lui ho condiviso tante curiose peripezie, come quando finimmo nel primo locale gay della zona, ll Rouge et Noir per accompagnare il giovanissimo Renato Zero.
Poi prima con Giorgio Galeazzi al Krakatoa e poi con Tonino Carraro al Carillon, Papagajo e Piranha mi propose come disc jockey addirittura prima dell’era del Saturday Night Fever. Arrivarono poi le radio private per me e poco dopo iniziò il suo esaltante periodo alla Rai dal regionale Marche al nazionale per poi spiccare il volo come inviato speciale in tutto il mondo. Per prendere confidenza con il microfono, ebbi l’onore di averlo come conduttore in quella Radio Conero che tante soddisfazioni mi diede anche grazie alla sua presenza. E mi portava pure fortuna, una volta con la sua adorata Rosaria mi accompagnarono a Caorle dove si svolgeva un festival intitolato Centocittà con tutte le emittenti private d’Italia dove arrivai, inaspettatamente anche per me, al primo posto. Come non ricordare poi quando gli acquistai la sua macchina un A112, grazie alla percentuale di un guadagno grazie a Riccardo Cocciante. Poi insieme al mio matrimonio nel 1986.
E nei periodi anconetani (ti ricordi Gabriele?) quante notti a giocare a carte tutti insieme a casa sua. Oppure al Bar Torino con Gualtiero, Rita ed Argento. Il periodo magico anconetano di Pino e la sua famiglia, una sorta di filo invisibile e indissolubile che il tempo non ha mai interrotto. Intanto il laziale Pino (come mio padre). ebbe pure il tempo di portarmi una volta ad Ascoli, lavorava per Novantesimo Minuto, per farmi vedere la mia Fiorentina ritorna nell’orbita capitolina. Una casa ad Ostia ed una valigia sempre pronta per partire. Dove? Bastava accendere il Tg dal terremoto a San Francisco a qualche guerra in medio oriente. E quanti di noi, suoi conoscenti ci vantavamo di conoscerlo. Ricordo ancora che in una delle telefonate che gli feci per aggiornarlo su qualche amico in comune, mi rispose da Londra mentre stava raggiungendo la metropolitana, c’era stato un attentato. Era incredibile per gli amici trovava sempre tempo. Non se l’è mai tirata. Ecco Pino aveva una sacralità speciale per coloro che considerava suoi amici. Nessun difetto, vi starete domandando? Ma certo un paio pure grossolani, era completamente astemio e non amava la cucina troppo sofisticata, soprattutto se con presenza di panna. In sua difesa però va il suo amore illimitata per la Pasta Latini che la raccontò pure in un libro di guerra. Ecco, ora se mi leggesse, immagino che mi sorriderebbe ancora.
Come quando si sfotteva con Vladimiro Riga che spesso lo voleva ai suoi eventi. Sono stato sempre orgoglioso della sua amicizia e l’ho condivisa volentieri sempre anche con altri amici. Addirittura lo feci pure scrivere per il mio Kruger.it, la sua rubrica si intitolava “Filo Diretto”, insomma a modo nostro avevamo anticipato gli attuali social.
Mentre scartabellavo fra le foto su fb mi è venuto fuori un suo post del 23 settembre 2014 che aveva pubblicato sul mio profilo, si tratta di un articolo in cui mi citava dicendo: “Con Kruger Agostinelli abbiamo conosciuto tanti personaggi e i giornali regionali erano un punto di riferimento per gli artisti”.
Ed io gli risposi così “Con Pino ho avuto, ed ho tuttora, un rapporto di stima non solo frutto di amicizia (e credetemi ne ho tanta di lui) ma quanto di onestà intellettuale e lungimiranza nella comunicazione. Un indissolubile complicità che mi spiace abbia dovuto viaggiare ormai a distanze così lontane. Con lui rimarrò debitore a vita per tutta quella fiducia che mi ha regalato, permettendomi di realizzare molte cose che ho amato nella mia complicata ma ricca esperienza professionale. E quando volavo magari troppo alto con lui mi sono sentito sempre protetto, quasi fossi il suo aquilone. Dai Pino non è male questa commemorazione da vivi… ”
Mi rispose così “;))) e come disse catalano: meglio da vivi…..”
E’ vero eravamo troppo avanti…

Ed ora un abbraccio caro Pino, tanto non ti dimenticherò mai. E mi accorgo che fortuna ho avuto a farti sentire quella mia cadenza romanesca.

Tuo Kruger

Pino Scaccia Kruger 16 matrimonio 1986 Pino Scaccia Kruger 15 inaugurazione tyche 2015 Pino Scaccia Kruger 14 portonovo 2011 Pino Scaccia Kruger 13 portonovo 2011 Pino Scaccia Kruger 12 portonovo 2012 Pino Scaccia Kruger 11 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 10 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 09 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 08 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 07 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 06 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 05 senigallia 2012 Pino Scaccia Kruger 04 ristorante delle rose 2012 Pino Scaccia Kruger 03 Corriere Adriatico

Shada estate 2020, il venerdì notte: foto, video e notizie

in Eventi/Shada Civitanova da

Al Rifugio della Musica, il format estivo del venerdì notte 2020 allo Shada c’è come protagonista, uno dei personaggi più amati nei live ideati da Aldo Ascani, il cantante milanese ma marchigiano d’adozione Matteo Borghi.

Il 19 giugno è una data che poi diventa ancora più importante per svariate ragioni. E’ proprio il giorno in cui la Regione Marche ha ridato il via agli eventi in discoteca all’aperto in questa complicata stagione 2020.

Appresa la notizia Matteo Borghi, che a sua volta è appena ritornato in Italia, dopo tre mesi e mezzo a Sharm el-Sheikh, dove era per motivi di lavoro. Uno stop forzato, poiché a causa del lockdown internazionale gli è stato materialmente impossibile ritornare.

Ora ricomincia proprio dal “locale deli Ascani”, come confessa ad una delle tante radio che lo stanno cercando per sapere i suoi imminenti appuntamenti.

– Sarai proprio tu Matteo, di nuovo protagonista in questa nuova stagione che sembrava non ricominciare mai

“Beh io porto fortuna – dice ridendo di gusto e ripropone una frase consumata che funziona sempre – mica sono come Toto Cotugno che arriva sempre secondo”.

– Tutto fermo da quel marzo in cui avevi pronto il lancio del nuovo singolo

“Infatti abbiamo dovuto fermare tutto e rimandare ad ottobre quando ci saranno le condizioni per lanciarlo nel migliore dei modi. Un brano particolarmente intimista che si adatta bene per un periodo meno solare”.

– Ci dai qualche anticipazione?

“Certo l’ho realizzato con il mio produttore Giordano Tittarelli, un marchigiano davvero bravo, che ha scritto pure la musica mentre io mi sono dedicato alle parole. Abbiamo realizzato una fusione di un solido sound europeo con quello più misterioso e decisamente arabeggiante. Per il testo ho scelto la lingua spagnola. Il titolo è Adios. La cosa sorprendente che è stato preso in considerazione anche dal produttore del Buddah Bar, questo prelude ad una buona possibilità di diventare un brano ad alta visibilità internazionale”.

– In questo periodo di riflessione, i tre mesi di lockdown fuori dalla tua nazione, che nuovi propositi ti ha dato sia come uomo che come artista?

“Sono stato un privilegiato perché li ho vissuti, come ti dicevo, nell’indubbia bellezza del Domina Coral Bay di Sharm El Sheikh. Ho avuto molto tempo per me e rimettere in focus con nuovi progetti e nuovi traguardi. Come sempre ho tanta voglia di  rimettermi in gioco e ho capito che, alla fine, la persona più importante sono io. Quindi basta accontentare e accontentarsi, per dirla con una metafora, bisogna sempre ubriacarsi con il vino buono”.

– Pensi che ora cambierà il divertimento?

“Io mi auguro che il divertimento possa migliorare, diventando ancora più cosciente. Ho usato questo prezioso tempo di riflessione per capire quanto siamo fragili e appesi a un filo. La nostra vita è fatta di circostanze, quindi voglio tanta positività e tanta voglia di fare bene per me e per gli altri. Magari ricominciamo proprio dalla Shada venerdì sera, quando finalmente potrò circondarmi di veri amici”.

– SHADA info 0733 811653

SHADA 2020 GLI EVENTI DEL VENERDI’

  • 14 AGOSTO DIK DIK
  • 07 AGOSTO SOCIAL BAND feat. ANDREA PERRONI

VIDEO LIVE SOCIAL BAND / VIDEO LIVE ANDREA PERRONI / VIDEO IMMAGINIFOTO

  • 31 LUGLIO ENZO MARINO BAND

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 24 LUGLIO MATTEO BORGHI ANNULLATO PER MALTEMPO
  • 17 LUGLIO THE TREE GEES

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 10 LUGLIO TRIO DE JANEIRO

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 03 LUGLIO ELOT BAND

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 26 GIUGNO THE FUZZY DICE

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 19 GIUGNO MATTEO BORGHI

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 12 GIUGNO EDOARDO FORESI

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

  • 05 GIUGNO ALBERTO LAURENTI

VIDEO LIVE / VIDEO IMMAGINI / FOTO

 

SCHEDE DELLA SERATA

Aldo Ascani 5 giugno 2020

  • 12 GIUGNO 2020

E’ Riccardo Foresi e la sua band, il protagonista, venerdì 12 giugno, nel secondo appuntamento stagionale con “il Rifugio della Musica”. Questo infatti è il titolo del nuovo format musicale ideato da Aldo Ascani per lo Shada Beach Club.
Musica live di qualità a conclusione della cena spettacolo proposta dal celebre club estivo civitanovese. Riccardo Foresi è un musicista marchigiano che sin dalla tenera età di sei anni, dopo aver scelto come strumento la tromba , entra nell’organico della banda cittadina di Monte San Martino e da allora di strada ne si è fermato più. Dopo essersi diplomato giovanissimo con il massimo dei voti al conservatorio Rossini di Fermo, oltre alla tromba, si è dedicato alla sua vera grande passione, il canto.
Nel 2002 dopo numerosissime esperienze in Italia, decide di trasferirsi in Canada dove prima imparerà l’inglese nei gelidi inverni canadesi, e completa gli studi Jazz al Grant Mcewan college di Edmonton. Poi il grande passo verso New York. Ed è proprio nella “Grande Mela” che inizia il suo percorso musicale più importante, dove inizia ad esibirsi in vari locali della notte. Viene notato da Eric Beall, allora vice presidente dell’etichetta discografica Sony e in poco tempo inizia collaborazioni con importanti produttori come (Jeff Franzel, Wayne Cohen, Michael Whalen, Leo Z, Jorgen Eloffsson, Gary Baker, Diego Calvetti, Lasse Anderson, Antonio Galbiati, Roberto Baldi). In America resterà per ben sette anni, esibendosi in luoghi molto prestigiosi tra cui Il Rio di Las Vegas, House of Versace di Miami, Rockwood Music Hall di New York.
Dal 2012 ritorna in Italia con lo spettacolo Riccardo Foresi & That’s Amore Swing Orchestra con cui ha già eseguito oltre 700 concerti.

Premio Città di Porto Recanati, il Salotto sul Mare 2020. Vince l’eleganza!

in Eventi da

Nel finale inedito, quando è partito il coro di “Volare”, sono sembrate intonate anche le voci dei premiati, degli amministratori portorecanatesi e di tutto coloro che hanno partecipato al Premio Città di Porto Recanati, salotto sul mare. Pubblico compreso. Il successo strameritato dell’evento è merito di un sapiente mix di situazioni, argomenti e un tasso artistico sapientemente dosato. Attilio Romita,  per anni volto noto del Tg1 serale, un carismatico direttore d’orchestra. Capace di alternare per tutti i protagonisti dell’evento sia momenti di assolo che divertenti coralità.

L’orchestra That’s Amore che ben si distribuiva nell’importante palco dell’Arena Beniamino Gigli. Fantastiche anche le voci. Riccardo Foresi, a tempo di swing si è confermato un crooner ideale. Magici gli Operapop in questo loro riuscitissimo matrimonio fra l’atmosfera lirica e la ricercatezza delle più belle canzoni italiane di sempre. Poderosa la voce di Enrico Giovagnoli, sublime quella di Francesca Carli. Avvenente quest’ultima pure nel proporre tre magnifici vestiti di scena. Poi il movimento sorprendente e mai scontato del balletto delle Marche di Alice Bellagamba.

Premiati con tante belle storie raccontate, il medico Stefano Vannini, specialista in terapia del dolore; la direttrice creativa Anghela Alò; il regista televisivo Stefano Sartini; la giornalista Rai Lisa Marzoli; la famiglia Campolo dell’omonimo negozio di alta sartoria; e dal mondo della boxe Sumbu Kalambai e Roberto Cammarelle. Da citare inoltre sia la scenografia con giochi di luce azzeccati e un suono a dir poco perfetto. E su tutti la regia occulta di Vladimiro Riga, grande artefice di questa indimenticabile serata che si è avvalsa pure di numerose citazioni musicali in omaggio a Ennio Morricone.

C’era il “bisogno di un ritorno all’abbraccio, che tanto mi manca” per dirlo con le parole del Sindaco Roberto Mozzicafreddo. E l’impressione tangibile a fine serata è che per magia tutti ne avessero avvertito il calore, comprese quelle sagome di cartone che indicavano il distanziamento sociale. “State assistendo ad uno dei due spettacoli irrinunciabili per l’estate portorecanatese” ha sottolineato l’abbronzatissima (a conferma della bontà della sua spiaggia) Angelica Sabbatini, assessore al Turismo. “E per ricordare gli antichi splendori della boxe con la nostra città” racconta l’assessore Pierpaolo Fabbracci. E centrando il merito della serata, la vicesindaco Rosalba Ubaldi, lo definisce sintetica ma calzante “un inno all’eleganza”. Poi tutti in coro concordi nel dire “appuntamento al 2021”.

Premio Città di Senigallia, spiaggia di velluto 2020

in Eventi da

Premio Città di Senigallia spiaggia di Velluto 2020 con la partecipazione di Attilio Romita, Riccardo Foresi, Mauro Gubbiotti, David Padella, Vladimiro Riga, Operapop e il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi

Premiati Accademia pugilistica di Senigallia, Michele Pecora, Cantina Silvano Strologo, Bovinmarche Allevatori Marchigiani, Aldo Clementi allenatore della Vigor Senigallia, Hotel Villa Sorriso.

Organizzazione Marche Meraviglia

 

Autostrade, una scelta senza furbizie politiche

in Giornalista e dintorni/Il meglio di Re Gurk/politica da
Si tratta di “una concessione irragionevolmente rinforzata” pensate “se crollasse un altro ponte, non potremmo sciogliere la convenzione e, se mai lo facessimo, dovremmo rifondere Aspi con 10 miliardi di euro, e solo per l’avviamento. Quando ho letto la proposta ho pensato a uno scherzo” (Giuseppe Conte, intervista al Fatto Quotidiano)
E abbiamo ancora politicanti da strapazzo che continuano a stare dalla parte dei Benetton. Gli stessi che magari difendono pure i vitalizi. Qui non si tratta solo del crollo di un ponte ma della catastrofe dei più elementari valori della tutela dell’interesse pubblico.
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