Dodi Battaglia, leggendario chitarrista dei Pooh, ha ricevuto il premio “Oliviero Pigini” dalle mani di Stelvio Lorenzetti, amministratore delegato della Eko Music Group, in occasione di “Musei in Musica” sul palcoscenico del teatro Astra di Castelfidardo. Ma la serata è stata molto di più della telegrafica notizia con cui abbiamo introdotto l’avvenimento, che si è poi trasformato in un quadro ricco di emozioni, legato a ricordi proprio di Castelfidardo. Quindi un pensiero doveroso e commovente, con tanto di brano dedicato ed ispirato al ricordo di Valerio Negrini, l’uomo in più dei Pooh: musicista e autore dei testi della maggior parte delle canzoni dei primi storici periodi del gruppo, scomparso nel 2013. Ora, alla vigilia dei festeggiamenti del compleanno dei 50 anni della band, è bene non dimenticare nessuno. Forse con il sospetto che sia Riccardo Fogli che Stefano D’Orazio possano rientrare in questa magnifica festa.
<< Prima di venire al teatro ho visto la targa di Paolo Soprani – ci ha spiegato Dodi Battaglia in un’intervista esclusiva – e mi sono detto: qui ci sono stato. Nasco come fisarmonicista, avevo iniziato a suonare a 5 anni. Dopo un po’ mio padre decise di comprarmi una fisarmonica “vera”, non “sfigatella”, perché manifestavo talento. Partimmo allora, era il 1956, con la Cinquecento da Bologna per arrivare a Castelfidardo. Così, quando ho rivisto la targa di Soprani, ho pensato a questo ricordo. Inoltre la prima chitarra che ho comprato (a parte un’acustica economica da 10mila lire) era una Eko, di quelle con madreperla bianca>>. Il resto dell’intervista la potete ascoltare qui sotto.
Kruger Agostinelli
(Ringraziamo Marco Chiatti per il contributo)