Ad Enrico Brignano il merito di iniziare il 2015 all’insegna del buonumore ad Ancona. In un PalaRossini gremito come nelle migliori tradizioni continua la riproposta del fortunato “Evolushow”. Disavventure e gag in un clima di progresso, spesso discutibile, in equilibrio fra civiltà e tecnologia.
Dotato di un qualunquismo popolare che spesso ricerca il buonsenso. Un’istantanea avvolgente del nostro quotidiano che ben si presta all’umorismo apparentemente graffiante ma soprattutto astuto del comico romano. Argomenti del passato, presente e futuro che si alternano nell’evoluzione di questa società a volte maldestramente interpretata dall’essere umano. Temi cari al primo Beppe Grillo e che mi ricorda i formidabili anni d’oro di Enrico Montesano (non a caso entrambi protagonisti in Rugantino), accenni canori alla Renato Zero e dotato dello stile alla Proietti, suo grande maestro. Eccolo Brignano il mattatore che predilige lo stile teatrale a quello televisivo. Sono più gli applausi o le risate? Difficile rispondere ma per fortuna non c’è posto per l’indifferenza. Lui è molto diretto con il suo pubblico, parla in maniera popolare con quell’accento romano che non deraglia mai nel borgataro, uno di quelli come Fiorello e Checco Zalone che piace anche quando rimane scontato nelle battute. Ha la necessità di scendere in platea per toccare e recitare in mezzo al suo pubblico e per ironia affida la sua performance ad una telecamera che lo rimbalza sugli schermi del palco. L’estinzione dei peli nel corpo umano, i fans alla ricerca di una foto da fare con lui di postare sui social network, surreali monologhi sulla storia della terra o sulla riproduzione e l’immancabile incomprensione con i gusti delle nuove generazioni. Insomma situazioni lontane dall’estro aristocratico mai scontato di un Totò, dai vizi italiani sapientemente messi a nudo da Alberto Sordi, dalla grottesca e perfida ironia di Paolo Villaggio o dall’infinita profondità comica di Roberto Benigni ma un onesto concentrato di quella comicità che mette sotto la lente di ingrandimento la vita di ogni giorno. Il pubblico lo ama e lui lo ricompensa fotografandolo in un selfie collettivo. da rilanciare in diretta su Facebook e Twitter. Ed ora tutti…vissero felici e contenti! (kruger agostinelli)