Maria Anna è un’amica di un’amica e quindi, per “osmosi”, anche mia amica. I miei lettori sanno bene quanto io sia sensibile ai profumi, ai sapori e alle emozioni che questi trasmettono. Quando il ritmo della nostra vita viene scandito dagli odori che ci trascinano dentro le passioni e ce le fanno ricordare, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Vuol dire che siamo dei “buongustai, bon vivant”. Com’era scritto sul biglietto da visita di Licia Granello qualche anno fa. Che ci siano ancora questa parole? A Licia, Maria Anna piacerebbe. Ha scritto questo primo romanzo, dal titolo “20 anni”, pensando all’amore. In occasione di una delle presentazioni del libro, avvenuta nella biblioteca di Polverigi, erano presenti soprattutto tanti lettori e fans dell’autrice per un romanzo che ha vinto il concorso nazionale di narrativa “Storie nel cassetto” dell’Associazione La Guglia. Un romanzo che, anche se parla d’amore, non per questo ci risparmia colpi di scena e sorprese. E’ stata proprio l’autrice a confidarlo, intervistata, dopo la lettura di un brano del libro, dalla giornalista Cristiana Carnevali: lei ama i gialli, ma ha deciso di esordire con una storia romantica, scegliendola tra le tante bozze custodite dal suo cassetto magico! Ci sono almeno altri quattro romanzi lì dentro, c’è un altro testo che sta viaggiando a gonfie vele nel concorso della Guglia per il 2016 e un noir che è in concorso a Torino. E lei continua a scrivere, vivendo appieno ogni istante, incamerando tutto, profumi, sapori, situazioni, emozioni. Qualsiasi cosa la colpisca resta intrecciata nei cassettini della sua memoria come la nebbia si abbarbica agli alberi, quando il sole tenta di farla da padrone. Ogni cosa custodita salterà fuori prima o poi, all’occorrenza, per diventare parole, situazioni, avventure, risvolti di una vita o di una sera… Il numeroso pubblico presente in biblioteca ha approvato pienamente la spontaneità della scrittrice, ha posto domande e ha partecipato attivamente all’evento e la fila di lettori pronti a farsi dedicare e autografare una copia del libro, sembrava non finire mai! Ed ora, prima di chiudere, alcuni cenni sulla vita di Maria Anna che servono a capire le sfaccettature del suo scrivere: è nata nel 1970 si è laureata in lettere e specializzata in restauro. E’ impiegata nel settore pubblico, molto sportiva (Nordic Walking, palestra, partecipa alle maratone del territorio). Ha una grande passione per la parola. Per lei non fa differenza il modo di esprimersi: è una instancabile oratrice (a detta di tutti quelli che la conoscono), una inarrestabile lettrice e una indomabile scrittrice. Vive a Polverigi, con il marito e le tre figlie (Giuliana, Giorgia e Gemma che hanno lavorato tutte alla presentazione del libro, accogliendo gli ospiti, facendo da padrone di casa e… la più piccola da valletta alla giornalista Cristiana Carnevali). In fondo la motivazione del premio è stata: con un linguaggio moderno e scorrevole l’autrice compone un vero romanzo con un impianto narrativo ben articolato e coinvolgente. Una storia d’amore che si snoda lungo vent’anni di vita, vissuta in piena intensità.
Carla Latini